domenica 6 ottobre 2013

La morte di Carlo Lizzani è una apocalisse laica

Leggo da Apocalisse laica  un articolo dal titolo: Carlo Lizzani e l'eutanasia negata :

«Carlo Lizzani uno dei più grandi registi italiani si è tolto la vita. L’ unica eutanasia che concede l’ Italia agli anziani. Gettarsi nel vuoto». Lo scrive su twitter il regista Ferzan Ozpetek, a proposito della scomparsa di Carlo Lizzani, avvenuta oggi a Roma. E aggiunge: «Carlo, che la terra ti sia lieve».

 Viale ha aggiunto: «In un paese in cui suicidio assistito e eutanasia volontaria sono ancora un tabù, non stupisce che persone come Carlo Lizzani siano costrette a porre fine in solitudine alla propria vita. Non conosco nei dettagli le vicende personali, non so come e quando abbia maturato la propria decisione, ma so che, in un paese civile, non si dovrebbe consentire di essere costretti a morire così. Constateremo ancora una volta l’ ipocrisia dei politici italiani che fingeranno di stupirsi dopo avere abbandonato nella solitudine chi ritiene ormai insopportabile la propria vita. Chiedo perdono Lizzani, ma spero che il clamore della sua morte, come non accadde per Mario Monicelli e Franco Lucentini, induca il Parlamento a rompere il tabu’  sull’ eutanasia».
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Premetto che questo sito , abusa di tutto, ma proprio di tutto  per le sua battaglie anticlericali, con il suo cinismo.
L'articolo omette di dire che Carlo Lizzani era laico ed è stato una bandiera comunista.

Invece 
Io sono cresciuta con questa frase che lessi nel libro di Hemingway  "per chi suona la campana" da giovanissima e  nel tempo mi ha accompagnata aiutandomi  a riflettere sulla  morte degli uomini, del   poeta religioso John Donne:

"Ogni morte di uomo mi diminuisce, perché io partecipo dell'umanità: e così non mandare mai a chiedere per chi suona una campana: essa suona per te".

Becker il misericordioso samaritano
 La morte di ogni persona del mio tempo , vicina o lontana che sia, porta via un pezzettino di me e mi impoverisce, credo che  la disperazione non sia un diritto, perchè l'uomo è fatto per  la felicità,per  la tenerezza , l'amore, una società solidale, un mondo dove la compagnia delle persone, la stretta di mano, il ci sono, siano sempre presenti, educate e valorizzati.

e per questo mi auguro che:

siano rimessi al centro, come lo è sempre stato. 


e

Mi chiedo quale persona e che tipo di cuore, porgerebbe nella mano di un amico che ama una siringa per farlo morire?

Purtroppo vivo in un mondo dove non c'è un diritto alla felicità, ma c'è gente che lotta per un diritto alla morte.



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