giovedì 10 ottobre 2013

A Malala il premio Sakharov, un omaggio a chi lotta per la libertà di pensiero in Pakistan

A Malala Yousafzai  è andato il meritato premio Sakharov per la libertà di pensiero, sono contenta ! A lei  che il 9 ottobre del 2012 mentre tornava a casa da scuola, due talebani armati , hanno fermato l'autobus su cui si trovava   ed hanno urlato:" chi è  Malala tra di voi?"Qualcuno dei ragazzi  che erano sul pulman ha risposto impaurito  indicando lei  e cosi hanno aperto il fuoco, colpendola al collo e alla testa.

La sua colpa?

Aver scritto un diario per la BBC all'inizio del 2009 dove raccontava la sua vita e quella dei suoi concittadini nella città di Swat in Pakistan sotto i talebani. Un diario scritto dalla giovanissima Malala, perchè aveva solo 11 anni e lo ha anche  firmato con un nome diverso, cioè Gul Makai .

 Perchè ha scritto il diario ?

 Lo ha fatto per rivendicare il diritto all'istruzione, per le donne e per tutti.


Grazie a Dio, Malala non è morta ma è sopravvissuta con l'aiuto dei medici e delle preghiere di tutti gli uomini del mondo e oggi vive in Inghilterra,  sognando un giorno di poter tornare nel suo paese per svolgere una attività politica.

Malala crede nel dialogo, con il suo esempio tende una mano a chi vuole un Pakistan libero,  dove i bambini possano avere il diritto all'istruzione. Concludo con  questa frase di Goethe  per rinnovare la mia vicinanza   a Malala e le auguro di non perdere mai la sua forza e il suo coraggio.

"Solo è degno di vita e di libertà colui che per esse combatte ogni giorno"
Goethe





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