giovedì 9 luglio 2015

Sul commissariamento del lager di Forteto, il PD vota NO.

Il PD vota no, sul commissariamento del lager di Forteto, 30 anni di abusi  e maltrattamenti sui minori.

le iene/ il Forteto

Lo hanno fatto diventare un modello, tanto che la fondazione Goffredi andava in giro per le scuole ad elogiare  il fiore all'occhiello della sinistra per l'accoglienza dei minori che dopo le denunce dei genitori si è rivelato una vera degradazione umana, dove i ragazzi venivano maltrattati e abusati.  Sono 16 su 23 i responsabili condannati, fra cui il "guru"Roberto Fiesoli a 17 anni  e mezzo.

Rimangono   altre persone  al di fuori delle vicende processuali indicati come responsabili morali, per gli abusi e i maltrattamenti inflitti nella comunità di Forteto a ragazzi che venivano da famiglie disagiate .

Fra un tira e molla sul voto alla camera per commissariare il Forteto e portare alla luce la verità e i vari slittamento di voto del PD oggi è arrivato il voto finale, la camera ha dato il voto contrario al commissariamento di Forteto  con 188 contrari e 253 favorevoli. 
 La mozione era stata presentata da Deborah Bergamini di Forza Italia, lega e Fratelli di Italia con la quale  chiedevano il commissariamento della cooperativa.

Nella requisitoria il  Pm diceva che erano coinvolti anche magistrati e servizi sociali 

Le iene/il Forteto
 “Per un lungo periodo al Forteto le leggi dello Stato hanno subito una sospensione per colpa di un’azione criminale” e “tutti i diritti al Forteto avevano poca fortuna. Anche dopo la sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo (del 2000, ndr) hanno continuato come prima eludendo con accorgimenti le visite degli ispettori. Gli imputati hanno pervicacemente proseguito il proprio disegno criminoso”.

“in questa vicenda non sono coinvolti solo gli imputati di ora, ma anche magistrati e addetti ai servizi sociali”, in relazione all’affidamento dei ragazzi da parte del tribunale dei minorenni. “Abbiamo compreso che punto centrale erano i maltrattamenti fisici e morali inflitti a persone deboli, sfortunate, già abusate”, ha anche detto il pm, tanto che “la paura di essere ‘svergognati’ era la vera forza di Fiesoli. La punizione per chi non si adeguava ai suoi ordini era l’emarginazione da parte di tutti”. Anche in riferimento ai ‘chiarimenti’( fonte Ansa )

30 anni di abusi , un lager,  l'incubo per il PD, che non vuole che si accertino le responsabilità politiche. La struttura è stata frequentata dal P.C.I, PDS, DS e poi PD. Sarebbero gravi le responsabilità della sinistra che ha fatto finta di non vedere quello che accadeva al Forteto e non potevano non sapere.

I ragazzi del Forteto meritano giustizia!

Pubblicato da libera-diritti riservati

mercoledì 8 luglio 2015

Lorella Cuccarini massacrata dagli insulti per il suo " no ai figli alle coppie gay" su twitter

Lorella Cuccarini, "No ai figli alle coppie gay


Lorella Cuccarini
La più amata dagli italiani, la nostra Lorella nazionale  ha trovato il coraggio di scrivere questo tweet " Sono favorevole alle unioni civili, ma i figli non sono un diritto. E non si comprano.Punto.Chi non è d'accordo rispetti le opinioni altrui."
Ho parlato di coraggio, perchè per esperienza conosco benissimo le reazioni dei difensori dei diritti gay, che sono sempre o quasi violente e offensive e cosi è successo anche a lei come scrive sul suo sito che trovate qui:
  per i violenti
Ne riprendo un pezzo:
Lorella Cuccarini scrive:
"Ma davvero volete continuare a gridare all’untore e tacciare di omofobia chi non è d’accordo con voi? Volete ancora riesumare gli spauracchi di boicottaggi, come negli anni ’60? E contro chi? Io non sono (e credo non sarò mai) una multinazionale. Grazie davvero ma mi sopravvalutate.
Io non rappresento nessuno oltre me stessa. E ci metto un nome e una faccia. Fate lo stesso anche voi. Nomi veri, facce vere e la responsabilità di ciò che si dice. Niente nickname dietro i quali può esserci di tutto: uno, nessuno o centomila (poco probabile).
Da venti anni, faccio tutto ciò che è nelle mie possibilità per combattere le discriminazioni. Ne esistono moltissime, di ogni tipo. Ma certamente quella sessuale è una delle più odiose e può provocare grande sofferenza. Per questo motivo posso comprendere (non certo approvare) certi toni al limite, ma solo fino a un certo punto. L’insulto dell’omofoba no, quello non lo merito e non sono disposta da accettarlo. Riserviamo questo insulto agli omofobi veri e non a chi la pensa diversamente." 


La più amata dagli italiani, è diventata la meno amata dalla comunità gay dopo questo tweet? Spero  che i  4 imbecilli che non hanno nemmeno il coraggio di scrivere con il loro nome e cognome cioè dei troll non abbiano ottenuto questo risultato.

 Il cambiamento lo si ottiene solo se si riesce ad accogliere le differenze, altrimenti è ideologico e dalla tante reazioni dei difensori dei diritti gay sul web che seguo da anni, mi chiedo se siano maturi per ottenere una legge sui diritti civili dove c'è la pretesa di voler educare e crescere dei bambini,  perchè da qualunque parte  guardo questa questione, dai gay pride, ai commenti nel web, a come trattano chi non la pensa come loro, ho dei moltissimi dubbi in merito.
Comunque,

La mia solidarietà a Lorella Cuccarini e anche se non fossi d'accordo con lei, rimarrei comunque solidale, perchè vivo in paese democratico dove la libertà di parola e di opinione è un principio e  che nessuno ha il diritto di mettere in discussione con comportamenti cafoni e  incivili.

Pubblicato da libera-diritti riservati.

martedì 7 luglio 2015

Il magna, magna Grecia, sulla matrigna Europa

 Chiudendo l'accordo Tsipras poteva evitare la chiusura delle banche, le code ai bancomat e le cancellazioni degli alberghi da parte dei turisti


crisi greca
Mancavano solo 60 milioni di euro e l'accordo con la Grecia si poteva chiudere, ma Tsipras aveva il suo piano e lo ha messo in atto decidendo di   sbattere la porta in faccia ai negoziati  e di andare al referendum. Dicono che non aveva l'appoggio politico del suo parlamento per firmarlo, per cui aveva bisogno di trasferire le responsabilità sul consenso popolare e di diventare forte politicamente. Ma la vittoria del "no" greco ha già il primo effetto negativo sull'economia del paese, come riporta il sole 24 ore QUI le cancellazioni degli  alberghi da parte del turismo estero sono in continuo aumento.

 Con la chiusura dell'accordo,

avrebbe potuto evitare la chiusura delle banche e le code ai bancomat,

Inoltre  a questo punto
Non è detto che Tipras
  sarà più forte nelle nuove contrattazioni con l'Europa, che dovrà decidere se conviene tenersi questa figlia  bulimica e malata  di soldi che non da nessuna garanzia di rientro dei suoi debiti pregressi e sopratutto di capacità di fare delle riforme.

Ho l'impressione che Tsipras abbia scelto  per la propria convenienza politica e non per il bene del popolo.
Le code ai bancomat, la crisi greca, la chiusura delle banche  non sono una  colpa dell'Europa ma della  classe politica greca che non ha saputo riformare il paese, scegliendo anche  di entrare in Europa taroccando i conti e vivendo per anni con i soldi di altri popoli e oggi ha la pretesa di continuare a farlo.

E cosi il nostro Alexis Tsipras, prima di presentare il suo piano di rientro  oggi busserà nuovamente alla borsa della matrigna Europa chiedendo altri 7 miliardi di euro, soldi nostri, soldi di figli onesti che fanno sacrifici. Ci conviene mantenere questa sorella  sanguisuga ancora nell'euro? 
dove sarebbe la Grecia, senza la matrigna Europa?

Non mi sembra che in questi mesi il sig Tsipras abbia dato segno di solidarietà e responsabilità,  francamente non gli venderei nemmeno la mia  auto usata,lo trovo  freddo e calcolatore,  disposto a piegare il suo popolo alla fame, pur di vincere una partita con chi dovrebbe salvarlo! Vincere cosa? Forse una espulsione dall'Europa per poter andare a mangiare in altri lidi . Perchè non dimentichiamoci che sulle nostre teste si giocano altre partite e c'è chi è disposto a pagare un conto salato per entrare nel Mediterraneo.

Tsipras sta bluffando? Pari di si.

Pubblicato da libera-diritti riservati.



sabato 4 luglio 2015

Grecia:Tsipras dovrà cambiare rotta

Tsipras, saprà gestire la crisi e riunire il suo popolo?

La Grecia deve ringraziare il suo presidente del consiglio, il quale nel tentativo di sfuggire ai suoi creditori, ha spostato la responsabilità sulle spalle del popolo.
Comunque,
Il referendum greco è una occasione che li costringe a pensare, su chi sono  e dove stanno andando.

Per farlo  avrebbero dovuto avere più tempo e aprire una seria discussione interna, comunque lunedì sapremo come è andata.

crisi Grecia
L'unica certezza è che il futuro immediato sia che vincano i si o i no, sarà molto difficile. La Grecia è un paese spaccato in due, se vinceranno i "si" il governo dovrà gestire questa sconfitta, (visto che parteggia per il no) e se vincono i " no" è difficile da capire cosa farà Tsipras, perchè non lo ha detto, comunque avrà molta difficoltà all'interno dei negoziati, visto che il programma di salvataggio è scaduto, la possibilità di un default greco, la chiusura delle banche non hanno scosso i mercati internazionali  e le difficoltà non hanno spaventato i partner europei, per cui cosa pensa di ottenere Tsipras, pietà? Avrà l'umiltà per farlo? Sicuramente non potrà andare avanti con la sua politica di conflitto nelle trattative. Tsipras dovrà cambiare rotta, da una parte dovrà ricucire i rapporti con i partner europei e dall'altra riunire  il paese dalla  spaccatura interna in cui si troverà dopo il voto del referendum. E' finita l'era dell'arroganza e dei conflitti che hanno prodotto questa situazione di difficoltà per il popolo greco, grazie all'incapacità politica dei suoi dirigenti.

Lunedì sapremo cosa ha deciso il popolo greco, la cosa evidente è che  sta iniziando una nuova era , qualunque sia il risultato.

Che Dio protegga la Grecia!

Pubblicato da libera-diritti riservati.

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