domenica 20 ottobre 2013

120 parlamentari vanno da San Tommaso Moro, l'uomo che fu decapitato perchè non si fece piegare dai compromessi.

Tommaso Moro è stato proclamato patrono dei governanti da Giovanni Paolo II. 120 persone fra cui molti parlamentari in questo momento sono a Londra in pellegrinaggio sulla tomba del santo.

Condannato a morte, mentre sale i gradini che lo porteranno alla decapitazione, inciampa e un ufficiale lo sorregge. Tommaso sorride e gli sussurra: "grazie, poi a scendere ci penserò da solo" fu, ironico e intelligente fino alla fine.
Umanista. scrittore , giurista e politico inglese del 1500, non smise di sorridere e per questo di pensare.



Tommaso fu un tipo incorruttibile, si mosse in difesa della libertà di parola, snellì la burocrazia processuale e per i poveri che doveva giudicare disse: " quando si ha a che fare non con gente arrogante e maliziosa, ma con persone ignoranti o semplici  e sprovvedute, io desidero che si usi grande misericordia e poco rigore."
Enrico VIII, dopo le dimissioni di Tommaso Moro in seguito allo scisma anglicano a cui Moro aveva reagito con il silenzio. Lo fece arrestare e cercarono di incriminarlo per tradimento. 

Ecco cosa scrisse Giovanni Paolo II :Costatata la sua irremovibile fermezza nel rifiutare ogni compromesso con la propria coscienza, il re, nel 1534, lo fece imprigionare nella Torre di Londra, ove fu sottoposto a varie forme di pressione psicologica. Tommaso Moro non si lasciò piegare e rifiutò di prestare il giuramento che gli si chiedeva, perché avrebbe comportato l'accettazione di un assetto politico ed ecclesiastico che preparava il terreno ad un dispotismo senza controllo. Nel corso del processo intentatogli pronunciò un'appassionata apologia delle proprie convinzioni circa l'indissolubilità del matrimonio, il rispetto del patrimonio giuridico ispirato ai valori cristiani, la libertà della Chiesa di fronte allo Stato. Condannato dal Tribunale, venne decapitato.

Tommaso preferì la decapitazione al tradimento dei suoi valori,  andò fiero e  con un filo di ironia incontro alla sua mort, sorretto dalla sua grande fede in Dio, scrisse a sua figlia queste parole:Ho però ferma fiducia, Margherita, e nutro certa speranza che la tenerissima pietà di Dio salverà la mia povera anima e mi concederà di lodare la sua misericordia. Perciò, mia buona figlia, non turbare mai il tuo cuore per alcunché mi possa accadere in questo mondo. Nulla accade che Dio non voglia, e io sono sicuro che qualunque cosa avvenga, per quanto cattiva appaia, sarà in realtà sempre per il meglio.

Se Dio ha dato a  Moro questo coraggio e questa grande fede, vuol dire che è possibile per tutti noi .Per cui auguro a questi 120 persone che hann oscelto di lavorare il bene comune, un buon pellegrinaggio e che porti buoni frutti.
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