giovedì 9 luglio 2015

Sul commissariamento del lager di Forteto, il PD vota NO.

Il PD vota no, sul commissariamento del lager di Forteto, 30 anni di abusi  e maltrattamenti sui minori.

le iene/ il Forteto

Lo hanno fatto diventare un modello, tanto che la fondazione Goffredi andava in giro per le scuole ad elogiare  il fiore all'occhiello della sinistra per l'accoglienza dei minori che dopo le denunce dei genitori si è rivelato una vera degradazione umana, dove i ragazzi venivano maltrattati e abusati.  Sono 16 su 23 i responsabili condannati, fra cui il "guru"Roberto Fiesoli a 17 anni  e mezzo.

Rimangono   altre persone  al di fuori delle vicende processuali indicati come responsabili morali, per gli abusi e i maltrattamenti inflitti nella comunità di Forteto a ragazzi che venivano da famiglie disagiate .

Fra un tira e molla sul voto alla camera per commissariare il Forteto e portare alla luce la verità e i vari slittamento di voto del PD oggi è arrivato il voto finale, la camera ha dato il voto contrario al commissariamento di Forteto  con 188 contrari e 253 favorevoli. 
 La mozione era stata presentata da Deborah Bergamini di Forza Italia, lega e Fratelli di Italia con la quale  chiedevano il commissariamento della cooperativa.

Nella requisitoria il  Pm diceva che erano coinvolti anche magistrati e servizi sociali 

Le iene/il Forteto
 “Per un lungo periodo al Forteto le leggi dello Stato hanno subito una sospensione per colpa di un’azione criminale” e “tutti i diritti al Forteto avevano poca fortuna. Anche dopo la sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo (del 2000, ndr) hanno continuato come prima eludendo con accorgimenti le visite degli ispettori. Gli imputati hanno pervicacemente proseguito il proprio disegno criminoso”.

“in questa vicenda non sono coinvolti solo gli imputati di ora, ma anche magistrati e addetti ai servizi sociali”, in relazione all’affidamento dei ragazzi da parte del tribunale dei minorenni. “Abbiamo compreso che punto centrale erano i maltrattamenti fisici e morali inflitti a persone deboli, sfortunate, già abusate”, ha anche detto il pm, tanto che “la paura di essere ‘svergognati’ era la vera forza di Fiesoli. La punizione per chi non si adeguava ai suoi ordini era l’emarginazione da parte di tutti”. Anche in riferimento ai ‘chiarimenti’( fonte Ansa )

30 anni di abusi , un lager,  l'incubo per il PD, che non vuole che si accertino le responsabilità politiche. La struttura è stata frequentata dal P.C.I, PDS, DS e poi PD. Sarebbero gravi le responsabilità della sinistra che ha fatto finta di non vedere quello che accadeva al Forteto e non potevano non sapere.

I ragazzi del Forteto meritano giustizia!

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mercoledì 8 luglio 2015

Lorella Cuccarini massacrata dagli insulti per il suo " no ai figli alle coppie gay" su twitter

Lorella Cuccarini, "No ai figli alle coppie gay


Lorella Cuccarini
La più amata dagli italiani, la nostra Lorella nazionale  ha trovato il coraggio di scrivere questo tweet " Sono favorevole alle unioni civili, ma i figli non sono un diritto. E non si comprano.Punto.Chi non è d'accordo rispetti le opinioni altrui."
Ho parlato di coraggio, perchè per esperienza conosco benissimo le reazioni dei difensori dei diritti gay, che sono sempre o quasi violente e offensive e cosi è successo anche a lei come scrive sul suo sito che trovate qui:
  per i violenti
Ne riprendo un pezzo:
Lorella Cuccarini scrive:
"Ma davvero volete continuare a gridare all’untore e tacciare di omofobia chi non è d’accordo con voi? Volete ancora riesumare gli spauracchi di boicottaggi, come negli anni ’60? E contro chi? Io non sono (e credo non sarò mai) una multinazionale. Grazie davvero ma mi sopravvalutate.
Io non rappresento nessuno oltre me stessa. E ci metto un nome e una faccia. Fate lo stesso anche voi. Nomi veri, facce vere e la responsabilità di ciò che si dice. Niente nickname dietro i quali può esserci di tutto: uno, nessuno o centomila (poco probabile).
Da venti anni, faccio tutto ciò che è nelle mie possibilità per combattere le discriminazioni. Ne esistono moltissime, di ogni tipo. Ma certamente quella sessuale è una delle più odiose e può provocare grande sofferenza. Per questo motivo posso comprendere (non certo approvare) certi toni al limite, ma solo fino a un certo punto. L’insulto dell’omofoba no, quello non lo merito e non sono disposta da accettarlo. Riserviamo questo insulto agli omofobi veri e non a chi la pensa diversamente." 


La più amata dagli italiani, è diventata la meno amata dalla comunità gay dopo questo tweet? Spero  che i  4 imbecilli che non hanno nemmeno il coraggio di scrivere con il loro nome e cognome cioè dei troll non abbiano ottenuto questo risultato.

 Il cambiamento lo si ottiene solo se si riesce ad accogliere le differenze, altrimenti è ideologico e dalla tante reazioni dei difensori dei diritti gay sul web che seguo da anni, mi chiedo se siano maturi per ottenere una legge sui diritti civili dove c'è la pretesa di voler educare e crescere dei bambini,  perchè da qualunque parte  guardo questa questione, dai gay pride, ai commenti nel web, a come trattano chi non la pensa come loro, ho dei moltissimi dubbi in merito.
Comunque,

La mia solidarietà a Lorella Cuccarini e anche se non fossi d'accordo con lei, rimarrei comunque solidale, perchè vivo in paese democratico dove la libertà di parola e di opinione è un principio e  che nessuno ha il diritto di mettere in discussione con comportamenti cafoni e  incivili.

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martedì 7 luglio 2015

Il magna, magna Grecia, sulla matrigna Europa

 Chiudendo l'accordo Tsipras poteva evitare la chiusura delle banche, le code ai bancomat e le cancellazioni degli alberghi da parte dei turisti


crisi greca
Mancavano solo 60 milioni di euro e l'accordo con la Grecia si poteva chiudere, ma Tsipras aveva il suo piano e lo ha messo in atto decidendo di   sbattere la porta in faccia ai negoziati  e di andare al referendum. Dicono che non aveva l'appoggio politico del suo parlamento per firmarlo, per cui aveva bisogno di trasferire le responsabilità sul consenso popolare e di diventare forte politicamente. Ma la vittoria del "no" greco ha già il primo effetto negativo sull'economia del paese, come riporta il sole 24 ore QUI le cancellazioni degli  alberghi da parte del turismo estero sono in continuo aumento.

 Con la chiusura dell'accordo,

avrebbe potuto evitare la chiusura delle banche e le code ai bancomat,

Inoltre  a questo punto
Non è detto che Tipras
  sarà più forte nelle nuove contrattazioni con l'Europa, che dovrà decidere se conviene tenersi questa figlia  bulimica e malata  di soldi che non da nessuna garanzia di rientro dei suoi debiti pregressi e sopratutto di capacità di fare delle riforme.

Ho l'impressione che Tsipras abbia scelto  per la propria convenienza politica e non per il bene del popolo.
Le code ai bancomat, la crisi greca, la chiusura delle banche  non sono una  colpa dell'Europa ma della  classe politica greca che non ha saputo riformare il paese, scegliendo anche  di entrare in Europa taroccando i conti e vivendo per anni con i soldi di altri popoli e oggi ha la pretesa di continuare a farlo.

E cosi il nostro Alexis Tsipras, prima di presentare il suo piano di rientro  oggi busserà nuovamente alla borsa della matrigna Europa chiedendo altri 7 miliardi di euro, soldi nostri, soldi di figli onesti che fanno sacrifici. Ci conviene mantenere questa sorella  sanguisuga ancora nell'euro? 
dove sarebbe la Grecia, senza la matrigna Europa?

Non mi sembra che in questi mesi il sig Tsipras abbia dato segno di solidarietà e responsabilità,  francamente non gli venderei nemmeno la mia  auto usata,lo trovo  freddo e calcolatore,  disposto a piegare il suo popolo alla fame, pur di vincere una partita con chi dovrebbe salvarlo! Vincere cosa? Forse una espulsione dall'Europa per poter andare a mangiare in altri lidi . Perchè non dimentichiamoci che sulle nostre teste si giocano altre partite e c'è chi è disposto a pagare un conto salato per entrare nel Mediterraneo.

Tsipras sta bluffando? Pari di si.

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sabato 4 luglio 2015

Grecia:Tsipras dovrà cambiare rotta

Tsipras, saprà gestire la crisi e riunire il suo popolo?

La Grecia deve ringraziare il suo presidente del consiglio, il quale nel tentativo di sfuggire ai suoi creditori, ha spostato la responsabilità sulle spalle del popolo.
Comunque,
Il referendum greco è una occasione che li costringe a pensare, su chi sono  e dove stanno andando.

Per farlo  avrebbero dovuto avere più tempo e aprire una seria discussione interna, comunque lunedì sapremo come è andata.

crisi Grecia
L'unica certezza è che il futuro immediato sia che vincano i si o i no, sarà molto difficile. La Grecia è un paese spaccato in due, se vinceranno i "si" il governo dovrà gestire questa sconfitta, (visto che parteggia per il no) e se vincono i " no" è difficile da capire cosa farà Tsipras, perchè non lo ha detto, comunque avrà molta difficoltà all'interno dei negoziati, visto che il programma di salvataggio è scaduto, la possibilità di un default greco, la chiusura delle banche non hanno scosso i mercati internazionali  e le difficoltà non hanno spaventato i partner europei, per cui cosa pensa di ottenere Tsipras, pietà? Avrà l'umiltà per farlo? Sicuramente non potrà andare avanti con la sua politica di conflitto nelle trattative. Tsipras dovrà cambiare rotta, da una parte dovrà ricucire i rapporti con i partner europei e dall'altra riunire  il paese dalla  spaccatura interna in cui si troverà dopo il voto del referendum. E' finita l'era dell'arroganza e dei conflitti che hanno prodotto questa situazione di difficoltà per il popolo greco, grazie all'incapacità politica dei suoi dirigenti.

Lunedì sapremo cosa ha deciso il popolo greco, la cosa evidente è che  sta iniziando una nuova era , qualunque sia il risultato.

Che Dio protegga la Grecia!

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lunedì 29 giugno 2015

Lezioni di papa Francesco contro la tirannia.

Il papa giudica il passato per affrontare il presente contro il genocidio degli innocenti.


Gli americani QUI pongono un accento sulle parole del papa del 21 giugno. Il contesto è stato quando ha parlato della sua preoccupazione per i profughi.


Papa Francesco ha posto una domanda difficile sull'olocausto:" perchè gli alleati non hanno bombardato le linee ferroviarie di Auschwitz?"
" Le grandi potenze avevano fotografie delle ferrovie che hanno portato i treni nei campi di concentramento di Auschwitz per uccidere gli ebrei, i cristiani, gli zingari e gli omosessuali," ha detto il papa." Perchè non li hanno bombardati?"

Papa Francesco
Il papa  ha ricordato  il passato lo ha fatto perchè non si ripetano più gli stessi errori  di fronte agli   abusi che avvengono oggi. Inoltre abbiamo una tecnologia come quella satellitare in grado di farci vedere cosa accade anche nei territori proibiti.

Oggi nella festa di San Pietro e Paolo, il papa ha parlato sui troppi silenzi sulla persecuzione dei cristiani dicendo:" quante forze, lungo la storia hanno cercato-e cercano di annientare la chiesa,sia  dall'esterno sia dall'interno, ma vengono tutte annientate e la Chiesa rimane viva e feconda! Rimane inspiegabilmente salda.
Il papa ci chiede di  essere "testimoni coraggiosi" perchè non siamo soli. Preghiera e testimonianza, sono le due armi con cui si vince il male.
 Richiamandoci ad una questione morale, vuole smuovere questo immobilismo dell'occidente di fronte a tutti gli abusi e al terrore che stanno portando alla morte vittime innocenti. Come abbiamo visto anche pochi giorni fa,   in Tunisia.
Possiamo ancora stare a guardare  tutte queste vittime innocenti senza fare nulla?
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La sinistra anticlericale con la scusa di difendere i diritti dei gay discriminano e offendono i cattolici nel web

La cristianofobia gira in rete, un ateo  minaccia di stupro una cattolica.

ateo
Con la scusa di difendere i diritti dei gay, gli anticlericali in rete attaccano e offendono i cattolici. Sembrano teleguidati da qualcuno, perchè le frasi son sempre le stesse, capra, beghina, omofoba ecc...ma qualcuno si è spinto anche oltre, augurando uno stupro ad una cattolica.

Non sono utenti occasionali, sono persone che si alzano al mattino alle 6 e finiscono di commentare alle 2 di notte. In genere si muovono in branco e condividono i nick per confondere le acque. Se qualcuno vuole fare un giretto su social come Fai.Informazioni ne trova una squadra a disposizione. Basta andare in home e vedrete una serie di profili di questi anticlericali che sfoderano offese e accuse contro la chiesa sia da registrati, ma sopratutto in forma anonima.

Osservandoli da alcuni anni mi sono convinta che lo fanno per lavoro, altrimenti non capisco come riescono a pagarsi  le bollette a fine mese.
offese atee contro cattolici (clikka sull'immagine per ingrandirla)
Prendiamo un esempio di questo nick:

L'utente che ha scritto questa frase, si è presentato come ex prete, poi protestante, seguace della new age e infine ha ammesso di essere anticlericale, ateo e sbattezzato. Non essendo riuscito a diventare amico dei cattolici e di far passare sottilmente la sua linea contro la chiesa, alla fine è diventato velenoso e offensivo.
offese atee contro cattolici

offese atee contro cattolici
offese atee contro cattolici
Li ho classificati come i megafoni nel web del potere massone-anticlericale e sono sempre più convinta che usano come scudo la difesa dei diritti dei gay per attaccare la chiesa cattolica. Come da anni li vediamo fare con la pedofilia dei preti, per loro esiste solo quella! Un vero attacco per scristianizzare l'occidente.
Sinceramente, non li ho mai visti appassionati a nessun tema. o provare un minimo di sentimento di fronte alle tante tragedie che hanno commentato  dove non manca l'occasione per  incolpare   Dio dei mali nel mondo( ed è l'unico caso in cui ammettono la sua esistenza ). Per loro Dio e la chiesa cattolica sono   un pensiero fisso e ossessivo, tipico dei peggiori fanatismi.
Personaggi senza scrupolo denigrano l'avversario, per loro   ogni mezzo è buono  per ridurre l'avversario agli occhi della comunità.
Questo è solo un piccolo ritratto di quel  mondo che vota di sinistra convertito al grillismo e che si sente moralmente superiore! Per cui risulta impossibile un dialogo con chi si pone sempre in difesa e lo fa attaccando.

(Se volete leggere bene i commenti riportati sopra cliccate sulle immagini.)

venerdì 26 giugno 2015

Attentato terroristico rivendicato da Is a Lione in Francia

  Ci sono delle bombe umane in circolazione pronte a farsi esplodere in Europa?


Attentato questa mattina alle 9,50  a Lione, in Francia.Due uomini  hanno fatto irruzione nell'impianto industriale a Saint-Quentin- Fallavier forzando i controlli con una automobile, sono andati    a sbattere contro delle bombole di azoto facendole esplodere.Proviamo ad immaginare se fosse esploso questo impianto che si trova nella valle d'Isere ai confini con l'Italia cosa sarebbe successo?

cartina di Lione ( Francia)
Secondo i media locali è stato ritrovato un uomo decapitato nel cortile della fabbrica e non risulta essere un dipendente della società, la testa che è ricoperta di iscrizioni in arabo  è stata ritrovata lontana decine metri dal corpo e non risulta chiaro se sia stata portata e se la decapitazione sia avvenuta sul luogo.


Uno dei due attentatori è stato arrestato è un uomo di 30 anni  con dei precedenti penali,   si è qualificato come appartenente all'Is, mostrando la bandiera islamistica  e ha rivendicato l'attentato.Il complice in questo momento è in fuga.

In questo momento in Francia esiste un dibattito interno, da una parte la sicurezza e dall'altra l'apertura, questo attentato colpisce l'opinione pubblica.
In Francia ci sono 10 milioni di musulmani e una profilazione di scuole coraniche. Questi attentati sono prodotti da piccole cellule che operano nel paese e vogliono diffondere la paura nel paese, la testa mozzata ha questo scopo.

Saint-Quentin- Fallavier
Ci sono delle bombe umane in circolazione pronte a farsi esplodere?

Urge un controllo sulle moschee?

L'Europa  risulta incapace di affrontare

sia l'emigrazione che l'integrazione
islamica in Europa.



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lunedì 22 giugno 2015

Laura Antonelli è morta senza malizia, nel silenzio della sera.

Laura Antonelli è morta sola nel silenzio della sera


Laura Antonelli
Bellissima, dolcissima e splendidamente femminile nel film "malizia" che l'ha incoronata  icona di bellezza e di  erotismo del cinema italiano. Una vita tra   amori, amanti  e fama, per  questa splendida attrice che ha lavorato con Dino Risi, Toni Cervi, Ettore Scola,Luchino Visconti e tanti altri e ha recitato accanto ad attori come  Alberto Sordi, Giancarlo Gianni, Lino Banfi ecc...Sapeva spaziare dal cinema d'autore a commedie brillanti e erotiche. Poi le accuse di spaccio di stupefacenti  perchè furono trovati 36 grammi di cocaina nella sua villa di Cerveteri, assolta  dopo 10 anni di lotte legali, una attesa troppo lunga che l'ha distrutta. E cosi  l'alcool e la depressione fino al deturpamento del viso dopo un intervento di chirurgia plastica  hanno portato questa donna,  ad una ascesa e a una solitudine tremenda.

E' morta nel suo piccolo appartamento, sola,nel silenzio della sera, dove viveva con una pensione di 700 euro al mese. Desiderava di poter essere dimenticata e  di poter vivere una vita serena. Senza malizia, con la semplicità di chi vuole affrontare la sua vita per quella che è, per come è andata, senza desiderare di uccidersi, ma ha portato il suo dolore con tutti i suoi limiti, sostenuta da quei pochi amici a cui è andato il suo ultimo pensiero,

in cucina hanno trovato un biglietto dove comunicava di avvisare suo fratello, Lino Banfi e Claudia Koll nel caso le fosse successo qualcosa.

Laura Antonelli
Leggo tanti commenti in rete, hanno tutti in comune due parole :" bellissima e sfortunata" Penso, che  la vera sfortuna  non è aver perso tutto, ma di essere rimasta sola, senza  un amore, cioè qualcuno che la sostenesse a vincere le sue battaglie e la salvasse dalla depressione.Solo l'amore salva!

Non è la bellezza, i soldi la fama  ma l'amore.

Quell'amore che ti  abbraccia per l'eternità e che adesso ti stringe forte.

Ciao Laura!

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giovedì 11 giugno 2015

La COOP manda sotto processo una nonna per aver rubato un giocattolo per la nipotina a Natale

La COOP giustizialista si accanisce contro una povera nonnina che ha rubato un giocattolo per la nipotina a Natale.

Era la vigilia di Natale, quando una povera donna anziana di 76 anni è stata beccata con un giocattolo rubato per la nipotina  alla IperCOOP delle Terrazze di La Spezia,  Un vigilantes che ha visto tutto attraverso le telecamere della video sorveglianza, l'ha fermata dopo l'uscita delle casse.
giustizia
La povera anziana  che  si era vista costretta a scegliere se comprare da mangiare o spendere i soldi per un giocattolo per la nipotina,  a Natale  è stata fermata il giorno della vigilia   e denunciata. Nel corso della sua vita  questa povera nonna   non ha mai dimostrato condotte simili e visto il valore esiguo di euro 29,90, il sostituto procuratore Giovanni Maddaleni ha presentato al giudice preliminare Marta Perazzi una richiesta di archiviazione,  a cui la Coop si è opposta e il 16 giugno prossimo è fissata l'udienza.

Spero che la corte sia clemente.

Certo, la povera nonna ha sbagliato, un furto è un furto, ma  si poteva chiudere in un modo diverso e non con questo accanimento da parte della Coop che  poteva evitargli  l'umiliazione di un processo e il rischio di una condanna .

La Coop sei tu! No, la Coop siete voi e i miei soldi non li vedrete più.
La notizia la trovate ancheQUI

lunedì 8 giugno 2015

Pakistan:Asia Bibi la donna cristiana condannata a morte sta male,vomita sangue e non riesce quasi più a camminare..

Asia Bibi , in carcere per blasfemia,vomita sangue, non riesce quasi più a camminare

Asia Bibi

Asia Bibi sta male, la donna pakistana che è in carcere da  5 anni per blasfemia nel braccio della morte, vomita sangue e soffre di emorragia intestinale ed è cosi debole che non riesce quasi più a camminare, ed ha un dolore costante al petto.La notizia è stata data dalla sua famiglia, che l'ha incontrata settimana scorsa 
 lo ha reso noto una fonte del  the global dispatch.

Asia Bibi,  è una povera donna analfabeta delle zone rurali di Punjab nel Pakistan ha sempre negato le accuse di blasfemia , mentre le autorità pakistane hanno sempre ignorato  le proteste internazionali che chiedono il suo rilascio per questa madre cristiana di 5 figli. 

La condanna a morte è avvenuta nel 2010,dopo che Asia  è stata  accusata da  alcune donne musulmane di aver offeso il profeta Maometto, le quali si sono anche  rifiutate di bere l'acqua di un pozzo  dallo stessa tazza.  

Papa Francesco incontrando i familiari di Asia Bibi detto:" io prego per Asia, per voi e  tutti i cristiani che soffrono"

Non posso che unirmi alla preghiera del papa e continuare a  sperare 
libertà e guarigione  per Asia Bibi perchè possa tornare presto tra le braccia della sua amata famiglia.
Non abbandoniamo Asia Bibi.

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venerdì 5 giugno 2015

Roma mafia capitale, la grande schifezza

Roma Mafia capitale, la  grande schifezza, che ha tolto all'accoglienza tutta la sua bellezza.


mafia capitale
Mi chiedo  la gente cosa  pensi e come si senta di fronte a questo enorme scandalo, a questa "grande schifezza" scoppiata a Roma nel dicembre del 2014 con l'arresto da parte dei Ros di Massimo Carminati, Salvatore Buzzi e tanti altri.

 Dopo 6 mesi  sta  andando in onda  la seconda puntata con l'arresto di altre 44 persone  fra cui politici e faccendieri. Gentaccia  accusata di arricchirsi sugli immigrati, sulla povera gente. Gentaccia, che ci porta a fare una figuraccia mondiale. Perchè l'Italia, quella solidale, quella che vuole testimoniare una morale diversa,quella che vuole insegnare al mondo l'accoglienza viene travolta da questo scandalo  insieme alla speranza di un mondo diverso per quelle persone perbene che ogni giorno spendono il loro tempo, il loro cuore nell'accoglienza. Accoglienza non è solo guadagno, accoglienza è anche amore per l'altro. Qualcuno in questi mesi si è prodigato per ricordarlo? Ha rimesso al centro i valori dell'accoglienza? Oppure si è solo cercato di far finta di nulla, aspettando una nuova ondata di schifezza?  Roma Mafia capitale non è solo 
un danno economico, ma anche di immagine e di valori.
A me tutto questo schifo mi lascia un vuoto enorme, mi mette con le spalle al muro, mi toglie ogni respiro anche se capisco che  non posso arrendermi, non posso cedere alla grande schifezza. Mi chiedo come sia stato possibile affidare a personaggi come Carminati e Buzzi l'accoglienza?

Il papa continua a richiamarci contro la corruzione, continua a  rimettere al centro quei valori cristiani da cui dobbiamo " sempre" ricominciare, perchè la carità è dono gratuito di se all'altro e non un modo per far soldi, proprio oggi ha detto che :"il mondo è ferito, ammalato di tante malattie. E ha bisogno delle carezze di Dio".

caritas
 Le carezze di Dio non sono un vuoto buonismo, ma uomini che testimoniano l'amore, che generano speranza, che danno contenuti ai valori.  I poveri non devono essere   soltanto  fonte di ricchezza ma un modo   per aiutarci ad uscire da noi stessi per desiderare  ad  essere migliori e per guarire dalla malattia del nulla/nichilista. Non possiamo farci rubare questa speranza, non possiamo farci mettere con le spalle al muro. Poniamoci delle domande e abbandoniamo le strade che non hanno risposte, per questo 
mi chiedo,
Cosa comunicano il lavoro di queste cooperative che siano bianche o rosse ecc...come cambiano il paese a livello umano e culturale?
Dove la  bellezza?

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mercoledì 27 maggio 2015

Vittorino Andreoli, L'Italia è malata di mente

l'ITALIA è malata di mente,masochista, esibizionista, individualista e fatalista, secondo lo psichiatra Vittorino Andreoli.



L'Italia è malata di mente, lo dice su L'Uffington post in questa Intervista con Vittorino Andreoli è aggiunge è un paziente grave,  quando a dirlo è uno dei massimi esponenti della psichiatria contemporanea, bisogna anche porsi delle domande e rifletterci sopra.

Vediamo cosa dice nella sua intervista Vittorino Andreoli

Quali sono i sintomi della malattia mentale dell’Italia, professor Andreoli?
“Ne ho individuati quattro. Il primo lo definirei “masochismo nascosto”. Il piacere di trattarsi male e quasi goderne. Però, dietro la maschera dell’esibizionismo”.
Mi faccia capire questa storia della maschera.
“Beh, basta ascoltare gli italiani e i racconti meravigliosi delle loro vacanze, della loro famiglia. Ho fatto questo, ho fatto quello. Sono stato in quel ristorante, il più caro naturalmente. Mio figlio è straordinario, quello piccolo poi…”.
Vittorino Andreoli
Esibizionisti.
“Ma certo, è questa la maschera che nasconde il masochismo. E poi tenga presente che generalmente l’esibizionismo è un disturbo della sessualità. Mostrare il proprio organo, ma non perché sia potente. Per compensare l’impotenza”.
Viene da pensare a certi politici. Anzi, a un politico in particolare.
“Pensi pure quello che vuole. Io faccio lo psichiatra e le parlo di questo sintomo degli italiani, di noi italiani. Del masochismo mascherato dall’esibizionismo. Tipo: non ho una lira ma mostro il portafoglio, anche se dentro non c’è niente. Oppure: sono vecchio, però metto un paio di jeans per sembrare più giovane e una conchiglia nel punto dove lei sa, così sembra che lì ci sia qualcosa e invece non c’è niente”.
Secondo sintomo.
“L’individualismo spietato. E badi che ci tengo a questo aggettivo. Perché un certo individualismo è normale, uno deve avere la sua identità a cui si attacca la stima. Ma quando diventa spietato…”.
Cattivo.
“Sì, ma spietato è ancora di più. Immagini dieci persone su una scialuppa, col mare agitato e il rischio di andare sotto. Ecco, invece di dire “cosa possiamo fare insieme noi dieci per salvarci?”, scatta l’io. Io faccio così, io posso nuotare, io me la cavo in questo modo… individualismo spietato, che al massimo si estende a un piccolissimo clan. Magari alla ragazza che sta insieme a te sulla scialuppa. All’amante più che alla moglie, forse a un amico. Quindi, quando parliamo di gruppo, in realtà parliamo di individualismo allargato”.
Terzo sintomo della malattia mentale degli italiani?
“La recita”.
La recita?
“Aaaahhh, proprio così… noi non esistiamo se non parliamo. Noi esistiamo per quello che diciamo, non per quello che abbiamo fatto. Ecco la patologia della recita: l’italiano indossa la maschera e non sa più qual è il suo volto. Guarda uno spettacolo a teatro o un film, ma non gli basta. No, sta bene solo se recita, se diventa lui l’attore. Guarda il film e parla. Ah, che meraviglia: sto parlando, tutti mi dovete ascoltare. Ma li ha visti gli inglesi?”.
Che fanno gli inglesi?
“Non parlano mai. Invece noi parliamo anche quando ascoltiamo la musica, quando leggiamo il giornale. Mi permetta di ricordare uno che aveva capito benissimo gli italiani, che era Luigi Pirandello. Aveva capito la follia perché aveva una moglie malata di mente. Uno nessuno e centomila è una delle più grandi opere mai scritte ed è perfetta per comprendere la nostra malattia mentale”.
Torniamo ai sintomi, professore.
“No, no. Rimaniamo alla maschera. Pensi a quelli che vanno in vacanza. Dicono che sono stati fuori quindici giorni e invece è una settimana. Oppure raccontano che hanno una terrazza stupenda e invece vivono in un monolocale con un’unica finestra e un vaso di fiori secchi sul davanzale. Non è magnifico? E a forza di raccontarlo, quando vanno a casa si convincono di avere sul serio una terrazza piena di piante. E poi c’è il quarto sintomo, importantissimo. Riguarda la fede…”.
Con la fede non si scherza.
“Mica quella in dio, lasciamo perdere. Io parlo del credere. Pensare che domani, alle otto del mattino ci sarà il miracolo. Poi se li fa dio, San Gennaro o chiunque altro poco importa. Insomma, per capirci, noi viviamo in un disastro, in una cloaca ma crediamo che domattina alle otto ci sarà il miracolo che ci cambia la vita. Aspettiamo Godot, che non c’è. Ma vai a spiegarlo agli italiani. Che cazzo vuoi, ti rispondono. Domattina alle otto arriva Godot. Quindi, non vale la pena di fare niente. E’ una fede incredibile, anche se detta così sembra un paradosso. Chi se ne importa se ci governa uno o l’altro, se viene il padre eterno o Berlusconi, chi se ne importa dei conti e della Corte dei conti, tanto domattina alle otto c’è il miracolo”.
Masochismo nascosto, individualismo spietato, recita, fede nel miracolo. Siamo messi malissimo, professor Andreoli.
“Proprio così. Nessuno psichiatra può salvare questo paziente che è l’Italia. Non posso nemmeno toglierti questi sintomi, perché senza ti sentiresti morto. Se ti togliessi la maschera ti vergogneresti, perché abbiamo perso la faccia dappertutto. Se ti togliessi la fede, ti vedresti meschino. Insomma, se trattassimo questo paziente secondo la ragione, secondo la psichiatria, lo metteremmo in una condizione che lo aggraverebbe. In conclusione, senza questi sintomi il popolo italiano non potrebbe che andare verso un suicidio di massa”.
E allora?
“Allora ci vorrebbe il manicomio. Ma siccome siamo tanti, l’unica considerazione è che il manicomio è l’Italia. E l’unico sano, che potrebbe essere lo psichiatra, visto da tutti questi malati è considerato matto”.
Scherza o dice sul serio?
“Ho cercato di usare un tono realistico facendo dell’ironia, un tono italiano. Però adesso le dico che ogni criterio di buona economia o di buona politica su di noi non funziona, perché in questo momento la nostra malattia è vista come una salvezza. E’ come se dicessi a un credente che dio non esiste e che invece di pregare dovrebbe andare in piazza a fare la rivoluzione. Oppure, da psichiatra, dovrei dire a tutti quelli che stanno facendo le vacanze, ma in realtà non le fanno perché non hanno una lira, tornate a casa e andate in piazza, andate a votare, togliete il potere a quello che dice che bisogna abbattere la magistratura perché non fa quello che vuole lui. Ma non lo farebbero, perché si mettono la maschera e dicono che gli va tutto benissimo”.
Guardi, professore, che non sono tutti malati. Ci sono anche molti sani in circolazione. Secondo lei che fanno?
“Piangono, si lamentano. Ma non sono sani, sono malati anche loro. Sono vicini a una depressione che noi psichiatri chiamiamo anaclitica. Penso agli uomini di cultura, quelli veri. Che ormai leggono solo Ungaretti e magari quel verso stupendo che andrebbe benissimo per il paziente Italia che abbiamo visitato adesso e dice più o meno: l’uomo… attaccato nel vuoto al suo filo di ragno”.
E lei, perché non se ne va?
“Perché faccio lo psichiatra, e vedo persone molto più disperate di me”.
Grazie della seduta, professore.
“Prego”.

mercoledì 20 maggio 2015

Attentato al museo del Bardo, arrestato a Milano un giovane marocchino.

Arrestato a Milano attentatore del museo del Bardo a Tunisi
manifestazione contro il terrorismo in Tunisia


Era ricercato dalla polizia internazionale e dalle autorità di Tunisi,  il  giovane uomo d origine marocchina arrestato a Gaggiano nel Milanese, perchè è stato  ritenuto coinvolto nella strage del Museo del Museo del Bardo a  Tunisi.L'arresto è stato  eseguito  dalla Digos, ne ha dato notizia la polizia di stato.

Il 18 marzo, un gruppo di uomini si è barricato nel Museo del Bardo dopo aver tenuto in ostaggio centinaia di persone, ne uccise  24  ferendone altre  50 .

C'è da chiedersi perchè si nascondeva in Italia e presso chi? E come ci sia arrivato?
L'Italia è considerata una base dal terrorismo islamico?

Ne sapremo di più oggi dopo la conferenza stampa.

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giovedì 14 maggio 2015

Giovanni Minoli al posto di Santoro su La7?

Urbano Cairo incontra Giovanni Minoli: lui al posto di Santoro su La7?

Giovanni Minoli
Giovanni Minoli al posto di Santoro nella prossima stagione su La7 ? Speriamo! Sarebbe una gioia non rivedere più i volti di Santoro, Travaglio e Vauro. Dalle pagine del quotidiano Libero, ho letto che il  patron Urbano Cairo ha rivelato l'intenzione di modificare i palinsesti, il contratto di Michele Santoro scade a giugno e il giornalista non avrebbe più intenzione di riproporsi per un altro e programma.   I dati Auditel di Santoro  non vanno oltre il 4,65% arrivando a conquistare circa 1 milione di ascoltatori, forse a Cairo conviene un cambio di marcia? I dati non eccellenti sono anche un sintomo di  stanchezza del pubblico verso un  giornalismo ideologizzato, fatto di sermoni e lezioni di morale che  martellano sempre e solo in una unica direzione.

Giovanni Minoli è un giornalista serio ed equilibrato,  sarebbe un bel colpo riuscire ad averlo nel panorama di LA7 perchè porterebbe un nuovo pubblico e sopratutto potremmo rivedere un vero e grande professionista all'opera, il quale  non ha bisogno di indossare travestimenti  ideologici .

 Mi auguro che il pranzo fra Urbano Cairo e Giovanni Minoli abbia prodotto un buon accordo.

Non ci resta che aspettare per scoprirlo.

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martedì 12 maggio 2015

Fiorella Mannoia su facebook si schiera contro l'utero in affitto e lo sfruttamento del corpo delle donne

Fiorella Mannoia dalla sua pagina di Facebook  contro l'utero in affitto

post di Fiorella Mannoia su facebook

Sono rimasta piacevolmente colpita da questo  post  di Fiorella Mannoia  nella sua pagina di Facebook,  al suo commento era allegato questo   articolo di Avvenire India, liberata «schiava» dell'utero in affitto .

 " L'utero in affitto è l'ennesimo sfruttamento del corpo delle donne povere del mondo. Come se non bastassero gli altri tipi di sfruttamento che tutti conosciamo, ci mancava pure questo.E' una barbarie di cui nessuno parla. In questo mondo in cui vige la regola "Pago, lo voglio".Non tutto si può avere nella vita,facciamocene una ragione, almeno non a costo di di sfruttare la miseria altrui. Portare in grembo una creatura,sentirla crescere dentro di te per nove mesi,allattarla al tuo seno e consegnarla nelle braccia di altri e non vederla mai più è l'atto di generosità più grande che una donna possa fare, non ce ne sono altri di questa portata.Solo se non c'è il denaro di mezzo posso accettarla. Tutto il resto puzza di sfruttamento e mercimonio.

fiorella Mannoia
PS
Vedere quelle immagini di persone che escono sorridenti con le dita a V di vittoria portate in salvo con i loro bambini dall'inferno del Nepal mi ha profondamente irritato.Lo volevo dire.



Il post ha ricevuto migliaia e migliaia di mi piace e condivisioni, nei  commenti a parte qualcuno che ha cercato ideologicamente di offendere con i soliti slogan scrivendo che la sua era "una deriva clericale qualunquista"  che non hanno smosso la  Mannoia perchè   ha risposto con fermezza e garbo, il resto dei suoi seguaci le  hanno dato ragione.

Una cosa evidente è che Fiorella Mannoia ha avuto un grande coraggio  a schierarsi e a dire la sua.

Ha ragione, la Mannoia quando scrive che  lo sfruttamento del corpo delle donne è una barbarie di cui nessuno ne parla, sarà per questo che il suo post non è stato ripreso dai vari tg e giornali come è successo per la polemica sull'immigrazione di Gianni Morandi,  scalfire l'ideologia del politicamente corretto non è facile, ma son contenta che ci abbia provato e non ci resta che continuare a parlarne.

Per cui,

Grazie Fiorella.

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lunedì 11 maggio 2015

Attenzione alla dipendenza da smartphone, (video) realizzato da studenti cinesi

 Un video sugli effetti della dipendenza da smartphone, realizzato da studenti cinesi



Questo simpatico video satirico realizzato da
studenti cinesi è interessante perchè rispecchia  il rischio dipendenza a cui piccoli e grandi siamo esposti  nell'abuso degli smartphone. Personalmente trovo fastidioso accompagnarmi con  persone che sono perennemente al telefono, ancor di più se li vedo chini a scrivere messaggi o a leggerli. Stiamo subendo una vera separazione fra il luogo dove desideriamo essere  e quello in cui siamo e  cosi non riusciamo  a godere l'attimo che stiamo vivendo  rischiando di essere in uno stato di insoddisfazione perenne.
 A tal proposito, mi è capitato spesso di incontrare persone che attraversano la strada con il capo chino sullo smartphone, mettendo a rischio la propria vita e la sicurezza. A tal proposito in Svizzera è appena stata lanciata una campagna per la sicurezza stradale che potete leggere Svizzera, video shock per la sicurezza stradale: attenzione agli smartphone

Questo strumento che ci da l'illusione di essere sempre liberi e connessi con il mondo intero in realtà ci rende veramente liberi se crea una dipendenza?

Perchè non riusciamo a farne un uso adeguato e abbiamo continuamente bisogno  che ci riempia un vuoto e perchè non siamo più capaci di essere noi stessi di fronte alla realtà?
Abbiamo bisogno dello smartphone per essere  più sicuri?

persone con lo smartphone
I dati parlano chiaro, il 35%  dei possessori di smartphone controlla il proprio apparecchio entro 5 minuti dal risveglio. Gli italiani hanno dichiarato di controllare il proprio apparecchio 50 volte al giorno.La messaggistica istantanea è in crescita dal 2013 del 53%. L'80% della popolazione mondiale possiede uno smartfhone, l'85% ha un account facebook,il 49% è presente su  twitter, l'età media va dai 25 ai 34 anni.

Ci troviamo in un momento storico, dove nella nostra vita sono entrati questi nuovi media che tendono a farci modificare oltre ai rapporti umani, anche il nostro pensiero  politico, sociale e  di consumi e siamo stati convinti  di  aver acquisito una nuova libertà, mentre sappiamo poco come usarli mediaticamente  e come sono in grado di condizionarci.

Un consiglio semplice, cerchiamo di non perdere i contatti con il mondo reale e se facciamo una passeggiata cerchiamo di alzare lo sguardo e ogni tanto spegniamo il cellulare.

Sopratutto, usiamo le cose per quello che sono e non per quello che desideriamo che siano. Le cose son cose, strumenti che possono rendere più comoda e facile la vita e non devono sostituirsi al nostro essere e desiderio di buono e bello.

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martedì 5 maggio 2015

Francia, associazione atea fa rimuovere la statua di San Giovanni Paolo II

Nella Francia di Charlie Hebdo : una  sentenza contro la statua di Wojtyla,  dona  la libertà  solo a chi offende  e non a chi le ama le religioni.

Si fanno chiamare "libero Pensiero" proprio cosi! Ma di libero hanno poco, anzi nulla. Parlo dell'associazione atea-laicista - anticlericale che in Francia ha chiesto la rimozione  della statua di San Giovanni Paolo II.

Statua di san Giovanni Paolo II a Ploermel

Il tribunale amministrativo di Rennes si è pronunciato a favore della richiesta " della federazione del Libero Pensiero morbihanaise" con la motivazione che la Croce che sovrasta la statua non può essere di dominio pubblico perchè non è conforme con la legge del 1905 sulla separazione fra stato e chiesa e ha ordinato di togliere la Croce dalla statua perché " è un evidente simbolo religioso"

Tutto questo accade a Ploermel, paesino della Francia dei diritti e della libertà, nella Francia di  Charlie Hebdo, dove appare evidente che la libertà sia data solo a chi offende le religioni e non a chi le ama. 
Dove un professore è stato sospeso solo per aver criticato le azioni delle vittime della strage in classe.

Il sindaco della cittadina di Ploermel ha detto " Se togliamo la Croce, l'autore può attaccarci"

La scultura dell'artista russo Zurab Tsereli è protetta dalla legge sulla proprietà intellettuale e ha fatto sapere che potrebbe opporsi a qualsiasi modifica dell'opera.

Se la Croce non potrà essere staccata dalla statua, l'intero monumento dovrà lasciare il dominio pubblico, per cui il sindaco attende le motivazioni della sentenza per un eventuale ricorso.

Oppure, dismettere il luogo del sito dal dominio pubblico..insomma, il sindaco ha promesso che userà ogni  mezzo, perchè la statua di San Giovanni Paolo II possa rimanere al suo posto.

Auguro a questo sindaco che riesca a trovare una soluzione per poter proteggere il diritto alla libertà religiosa, perchè non si imponga la dittatura laica dei falsi pensieri liberi, perchè democrazia vuol dire che la tua libertà finisce dove inizia la mia e assicuro che il simbolo della Croce, cioè di amore gratuito non crea nessun danno a chi non crede, per questo non devono averne paura!


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domenica 26 aprile 2015

Sisma Nepal, l'aiuto può arrivare solo dal cielo.

Nepal è difficile portare soccorsi.


" Non avremmo mai immaginato che avremmo dovuto affrontare una tale devastazione"
Queste sono le parole che il ministro dell'informazione del Nepal, Minendra Rjijal  ha pronunciato nella conferenza stampa, dopo il terribile terremoto che ha colpito il suo paese 24 ore fa,  si contano fino adesso 2263 morti e quasi 6000 feriti, ma il numero è destinato a crescere.
Terremoto in Nepal

Le strade sono distrutte per cui è difficile arrivare nelle zone rurali,oltre al fatto che  il governo ha proibito  viaggiare.Fa freddo e  sono in arrivo temporali negli  accampamenti non c'è spazio per tutti.

Tony Castelman, capo di Catholic Relief Service a Nuova Delhi, ha detto che la situazione è molto brutta e il freddo non aiuta ed è molto difficile dormire all'aperto.

Per cui il problema serio oltre ai danni del terremoto è quello di poter far giungere aiuti a questa povera gente che si trova distaccata in una aerea enorme, l'aiuto può arrivare solo con mezzi aerei.

In Nepal, mancano cibo, acqua e elettricità, non ci sono ne Tv o radio per poter comunicare o aggiornare i cittadini sugli avvenimenti. La gente è spaventata e non vuol tornare nelle proprie case, l'esercito cerca di salvare le persone ,ma il governo è impotente
perchè non è in grado di affrontare una tale emergenza,  non ha mezzi e nemmeno esperienza per gestire la situazione.
Grazie a Dio, il popolo nepalese è solidale e sta cercando di aiutarsi per quello che può e come può, condividendo quello che ha, mi auguro   che le organizzazioni internazionali riescano a portare tutti gli aiuti necessari, intanto uniamoci alla preghiera di papa Francesco che ha recitato stamani dalla piazza di San Pietro.
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venerdì 24 aprile 2015

Selvaggia Lucarelli pubblica la foto di una bimba morta in mare per attaccare politicamente.


Selvaggia Lucarelli con grande cinismo pubblica la foto di  una bimba morta in mare per attaccare politicamente


Lo voglio dire con lo stesso linguaggio di Selvaggia Lucarelli e  lascio a voi decidere se siamo arrivati ad un cinismo e a una anoressia mentale e morale cosi bassa, che fa  usare ad una giornalista e  madre la  foto di un minore naufragato e  morto in mare per fare propaganda politica ? Se ci fosse stato suo figlio al posto di questa povera bimba, ne sarebbe stata felice?
E' giusto usare la foto di un minore morto in mare per attaccare politicamente come ha fatto Selvaggia Lucarelli ?
Mi ha  ricordato alcuni cinici fotografi in Somalia durante la guerra, che spostavano i corpi dei morti per fotografarli al fine di  ottenere delle foto ad effetto e vendere di più.
Preciso, che non ho mai votato lega o Salvini, non voglio finire   nel lager  mentale del pregiudizio buonista, desidero difendere il diritto umano al rispetto delle persone che stiamo perdendo sia a destra che a sinistra.
Avrei preferito accanto a questa foto, un pensiero e un sentimento che una donna e sopratutto un madre dovrebbe saper scrivere. Restiamo umani!




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Il mio 25 Aprile lo dedico ai 130 preti massacrati dai partigiani comunisti ecco i nomi.

I nomi dei 130 preti massacrati e  dimenticati

  dai partigiani comunisti


Esiste e non se ne parla ed è la storia di un massacro dimenticato, il giornalista Roberto Beretta con grande coraggio ha pubblicato un libro per ricordarci che sono stati 130 i sacerdoti assassinati dai partigiani comunisti in Italia tra il 1944 e il 1951. Molti di loro sono rimasti insepolti, non si sono meritati nemmeno di essere seppelliti,  la loro unica colpa era di essere  dei preti.

Il libro di Roberto Beretta si intitola :" Storia dei preti uccisi dai partigiani" Edizione Piemme.

E' esistita una volontà che dopo la guerra dei  comunisti di giungere al potere per mezzo delle armi? Molti storici  dicono di si, anche perchè sono stati gli unici che hanno continuato a sparare e uccidere fino nel 1951, come riporta il diario di don Mino Martinelli.
 Ma come li uccidevano? Massacrati, evirati,denudati, violentati, stuprati, tagliati a pezzi e chi si rifiutava di bestemmiare Dio prima di morire gli infilavano del vetro in bocca.
Una barbarie che ci riporta ad una esperienza odierna  a cui stiamo assistendo, il male ha sempre lo stesso origine e la stessa violenza.
Questi uomini hanno il diritto di essere ricordati, hanno il diritto di riposare in pace, hanno il diritto che la storia faccia giustizia e che si faccia luce su questi fatti. Per non dimenticare,
domani il mio  25 Aprile  lo dedico a loro.
Ecco i nomi :

Val d’Aosta 
Padre Fernando Ferrarotti – Champorcher giugno 1944, Don Luigi Border – Hòne 5 marzo 1946 

Piemonte 
TORINO
Don Edmondo De Amicis – Torino 27 aprile 1945
Padre Angelico (Cesare) Romiti – Boschetto Montanaro 7 maggio 1945
Padre Eugenio Squizzato – Corio Canadese 15-16 aprile 1944
Don Giuseppe Amatesi – Coassolo Torinese 16 marzo 1944 
ALESSANDRIA
Don Virginio Icardi – Squaneto 4 dicembre 1944
Don Francesco Pellizzari – Tagliolo Monferrato 10 maggio 1945
Don Enrico Percivalle – Variana 13 (15) marzo 1944 
ASTI
Don Sebastiano Caviglia – Asti 27 aprile 1945
Don Luigi Solaro – Bottigliera d’Asti 3 aprile 1945 
CUNEO
Don Antonio Francesco Zali – Morra San Costanzo 8 giugno 1944 
BIELLA
Don Leandro Sangiorgio – Sordevolo 30 aprile 1945 


Liguria 
GENOVA
Don Attilio Pavese – Alpe Gorreto 6 dicembre 1944
Don Colombo Fasce – Cesino 19 maggio 1945 
SAVONA
Don Guido salvi – Castelvecchio di Rocca Barbena marzo 1945 
IMPERIA 
Don Antonio Padoan – Castelvittorio 8 maggio 1944
Don Andrea Testa – Diano Borello 16 luglio 1944 

Lombardia 
Don Tullio Calcagno – Milano 29 aprile 1945
Don Pietro Treccani – Provaglio d’Iseo (BS) 5 dicembre 1944
Serafino Lavezzari – San Pietro Casas co (PV) 26 febbraio 1945 

Veneto 
Don Luigi Bovo – Bertipaglia di Maserà (PD) 25 dicembre 1944
Don Vittorio Barel – Vittorio Veneto (TV) 26 ottobre 1944
Fratel Josef Dorfmann – Posina (VI) 27 aprile 1945 

Friuli Venezia Giulia, Istria e Dalmazia 
Don Giuseppe gabbana – Trieste 3 marzo 1944
Don Francesco Bonifacio – Villa Gardossi (TS) 11 settembre 1946
Don Angelo Tarticchio – Villa di Rovigno (Istria) 19 settembre 1943
Don Miroslav Bulesic – Mompaderno (Istria) 24 agosto 1947
Don Filip Tercelj – Sturie delle Fusine (Go) 7 gennaio 1946
Don Ludvik Sluga – Circhina (Go) 3 febbraio 1944
Don Lado Piscanc – Circhina (Go) 3 febbraio 1944
Fra Alessandro Sanguanini – Ranziano (Go) 12 ottobre 1944
Don Izidor Zavadlav – Goregna di Salona d’Isonzo (Go) 15 settembre 1946
Don Placido Sancin – San Dorligo della Valle (Ts) 14 settembre 1943
Don Antonio Satej – San Daniele del Carso (Go) 26 settembre 1943
Don Luigi Obit – Poggio San Valentino (Go) 5 gennaio 1944
Don Anton Pisk – Canale d’Isonzo (Go) 28 ottobre 1944
Don Viktor Perkan – Elsane (Istria) 9 maggio 1945
Don Ernest Bandelj – Bria di Gorizia 30 aprile 1945
Don Valentin Pirec – Idria della Baccia (Go) 23 dicembre 1946
Padre Ivan Tul – Corte d’Isola (Istria) giugno 1945
Padre Joze Bric – Montespino (Go) 21 novembre 1945
Don Alojzij Kristan – Mune (Istria) 14 agosto 1947
Don Giovanni Dorbolò – Sgonico (Ts) 1° maggio 1945
Don Giovanni Tul – Trieste 1945
Fratel Pietro Bonsembiante – Trieste 1° maggio 1945
Don Nicola Fantela – Ragusa 25 ottobre 1944
Don Rocco Rogosic – Bencovaz (Dalmazia) 17 maggio 1942
Don Giovanni Manzoni – Rava (Dalmazia) 18 ottobre 1944
Don Antonio Greskovic (Grskovic) – Lussino 3 maggio 1945
Don Casimiro Paich – S.Giovanni di Sterna d’Istria (Go) 29 aprile 1945
Don Domenico Benussi – Albona di Pola 4 maggio 1945
Fra Mariano Blazic – Ragusa 25 ottobre 1944
Padre Pietro Perich – Ragusa 25 ottobre 1944
Don Francesco Grabegna – Losizze (Go) 26 settembre 1943
Rodolfo Trcek – Montenero d’Idria (Go) 1° settembre 1944
Erminio Pavinci – Chersano (Fianona) gennaio 1945
Vladimir Vivoda – Pinguente (Istria) settembre 1944
Bruno Fiotto – Cuscevie maggio 1945
Alojzij Kete – Planina di Aidussina (Go) 19 febbraio 1944
Emil Kete – Sambasso (Go) 12-13 novembre 1944
Gino Vosilla – Fiume 1945
Giovanni Massalin – Fiume 1945
Don Raffaele Busi Dogali – Briboj (Croazia) 15 giugno 1942
Don Giovanni Pettenghi – Gerovo (Croazia) 2 agosto 1942
Padre Agostino Curcio – Dugaresa 7 agosto 1941
Don Aurelio Diaz – Belgrado gennaio 1945
Don Giacomo Lora – 8 settembre 1943
Padre Simone Nardin – Abbazia di Fiume (Istria) aprile 1945
Don Giacomo (Guido) Minghetti – Borovnica giugno 1947
Don Hubert Leiler – Golnik 21 marzo 1942
Don Lambert Ehrlich – Lubiana 26 maggio 1942
Don Franc Kanduc – Logatec (Slovenia) 26 dicembre 1942
Don Ludvik Novak – Cave Auremiane (Ts) 17 novembre 1943 


Emilia Romagna
BOLOGNA
Don Domenico Gianni – San Vitale di Reno 24 aprile 1945
Don Achille Filippi – Maiola 25 luglio 1945
Don Alfonso Reggiani – Amola di Piano 5 dicembre 1945
Don Giuseppe Rasori – San Martino in Casola 2 luglio 1946
Don Teobaldo Daporto – Casalfiumanese 10 settembre 1945
Don Giuseppe Galassi – S.Lorenzo in Selva 31 maggio 1945
Don Tiso Galletti – Spazzate Passatelli 9 maggio 1945
Don Corrado Bortolini – Lorenzatico 13 maggio 1945 
FERRARA
Don Raffaele Bortolini – Dosso 20 giugno 1945 
MODENA
Don Ernesto Talè – Castelluccio di Guiglia 11 dicembre 1944
Don Giuseppe Preci – Montalto di Contese 24 maggio 1945
Don Giovanni Guicciardi – Lama Mocogno 10 giugno 1945
Don Giuseppe Lendini – Crocette di Pavullo 21 luglio 1945
Don Francesco Venturelli – Fossoli 15 gennaio 1946
Don Giuseppe Tarozzi – Riolo di Castelfranco 26 maggio 1945 
PARMA
Don Giuseppe Violi – S.Lucia di Medesano 31 marzo 1945 
RAVENNA
Don Giovanni Ferruzzi – S.Maria in Fabriago 3 aprile 1945 
REGGIO EMILIA
Don Carlo Terenziani – Ventoso di Scandiano 29 aprile 1945
Don Luigi Manfredi – Budrio di Correggio 14 dicembre 1944
Don Aldemiro Corsi – Grassano 21-22 settembre 1944
Don Luigi Ilariucci – Garfagnolo 19 agosto 1944
Don Giuseppe Jemmi – Felina 19 aprile 1945
Don Dante Mattioli – Cogruzzo 11 aprile 1945
Rolando Rivi – Castellarano 13 aprile 1945
Don Umberto Pessina – Correggio 18 giugno 1946
Don Sperindio Bolognesi – Nismozza 25 ottobre 1944 
RIMINI
Don Federico Semprini – Rimini 27 dicembre 1943 

Toscana 
FIRENZE
Don Adolfo Nannini – Sant’Andrea a Cercìna 30 maggio 1944 
AREZZO
Don Emidio Spinelli – Campogialli 6 maggio 1944
Don Giuseppe Rocco – S.Sofia in Parecchia 4 maggio 1944 
LUCCA
Giuseppe Pierami – Piazza al Serchio 2 novembre 1944 
MASSA CARRARA
Don Giuseppe Lorenzelli – Corvarola di Bagnone 27 febbraio 1945
Don Sante Fontana – Comano 16 gennaio 1945
Don Luigi Grandetti – Pieve di Offiano 31 gennaio 1947
Don Pietro Maraglia – Cerignano 26 febbraio 1948
Don Carlo Beghè – Novegigola 2 marzo 1945 
PISA
Don Dolfo Dolfi – Volterra 8 settembre 1945
Don Aladino Petri – Caprona 27 giugno 1944
Don Ugo Bardotti – Cevoli 4 febbraio 1951 
SIENA
Padre Crisostomo Ceraioli – Montefollonico 19 maggio 1944
Don Duilio Bastreghi – Celiano e Capannone 3 luglio 1944 

Umbria 
Don Ferdinando Merli – Foligno (PG) 21 febbraio 1944
Don Angelo Merlini – Fiamenga (PG) 21 febbraio 1944 

Marche 
ANCONA
Don Gildo Vian – Bastia di Fabriano 16 luglio 1944
Don Nazzareno Pettinelli – Santa Lucia a Ostra 11 luglio 1944 
MACERATA
Padre Sigismondo Damiani – San Liberato 9 maggio 1944
Don Nicola Polidori – Sefro 9 giugno 1944 
PESARO
Don Augusto Galli – Pereto 31 maggio 1946 

Abruzzo 
Don Vincenzo d’Ovidio – Poggio Umbricchio (TE) 19 maggio 1944
Don Gregorio Ferretti – Collevecchio (TE) 24 maggio 1944

Lazio 
Padre Armando Messuri – Marino (Rm) 8 giugno 1944 

Calabria 
Don Gennaro Amato – Paulonia (RC) 8 marzo 1945


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