venerdì 27 marzo 2015

L'intervento del patriarca di Bagdad all'Onu contro la persecuzione dei cristiani e delle minoranze

L'intervento del patriarca di Baghdad all'ONU 

Mons. Lous Raphael I Sako, patriarca caldeo di Baghdad, chiede leggi severe contro il terrorismo, riforma dell’educazione e un’esegesi dei testi sacri che contrasti l’estremismo, ed è  la prima volta che il consiglio di Sicurezza dell'ONU dedica un dibattito alla persecuzione dei cristiani e delle altre minoranze. 
patriarca caldeo di Baghdad

Gentili signore e signori, 
come credo tutti voi sappiate, quest’anno ricorre il centenario dei massacri contro i cristiani del 1915. Oggi, cento anni più tardi, stiamo vivendo una situazione catastrofica in tutto simile a quella, e che ha spinto diverse famiglie ad abbandonare il Paese. Si tratta di una enorme perdita per tutti. In tutta sincerità, la cosiddetta Primavera araba ha avuto un impatto negativo per noi. Se solo avessimo avuto l’opportunità di lavorare in armonia con il mosaico di religioni e gruppi etnici che compongono la nostra regione, avremmo visto prendere forma una forza capace di guidare la regione verso la pace, la stabilità e il progresso. 
Da questa tribuna, vorrei portarvi un messaggio ispirato ai valori spirituali e umanitari: la coesistenza secondo un’ottica positiva, basata sulla giustizia e sulla pace secondo lo spirito di amore e amicizia, dovrebbe rimanere uno degli obiettivi prioritari per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. 
cristiani perseguitati in Iraq
Per quanto concerne il mio Paese, vi chiedo pieno sostegno al governo centrale e al governo regionale curdo nella liberazione di tutte le città irakene e, per quanto concerne in special modo noi cristiani, yazidi e Shabaks, la città di Mosul e tutte le cittadine e villaggi della piana di Ninive; è necessario garantire una protezione internazionale per i suoi abitanti, costretti con la forza ad abbandonare le loro case (una zona di sicurezza); e approvare una Legge sulla proprietà immobiliare che assicuri i loro diritti nella loro terra, e che permetta loro di rientrare nelle loro abitazioni e riprendere la propria vita in condizioni di normalità. Vi è anche una precisa responsabilità del governo centrale di garantire loro un risarcimento adeguato per i danni subiti. 
Il problema principale consiste nel comprendere i diversi elementi che caratterizzano lo Stato: religione, cittadinanza, individui, comunità, il ruolo della donna e dell’educazione nazionale, affinché si possa convivere all’insegna della pace e del rispetto reciproco. 
I gruppi estremisti islamici rifiutano di vivere accanto ai non-musulmani. Li stanno perseguitando e sradicando dalle loro case, stanno cancellando la loro storia (e la loro memoria). Siamo al cospetto di una gravissima crisi ideologica e di un tentativo di monopolizzare il potere, svuotando le istituzioni e restringendo la libertà. 
Questa orribile situazione ci porta a stabilire dei principi, basati sul diritto internazionale, volti a prevenire questa catastrofica discriminazione contro gli esseri umani e l’umanità intera. 
Al tempo stesso, è importante capire che questi atti terroristici non vanno generalizzati e associati, per esteso, a tutti i musulmani. Difatti vi è una maggioranza silenziosa e pacifica di musulmani che respingono una tale politicizzazione della religione; essi accettano di vivere una vita normale con gli altri, all’interno dello stato civile e seguendo i dettami del diritto. La pace e la stabilità non possono essere raggiunte solo grazie alle azioni militari; da sole, infatti, esse non sono in grado di smantellare questo modo totalizzante di pensare che distrugge esseri umani e pietre, in altre parola la civiltà. 
Questo implica che la comunità internazionale - ivi compresa la Lega araba e l’Organizzazione della cooperazione islamica - deve prendere azioni legali decise e misure definitive. Tutto questo può essere raggiunto attraverso risposte di tipo politico, culturale ed educativo. Queste soluzioni devono essere adeguate al fine di proteggere il mosaico nazionale che è formato da ciascun individuo, persona e gruppo, senza distinzioni di natura etnica o religiosa. È loro preciso compito quello di proteggere i diritti di tutti i cittadini e rafforzare le relazioni fra loro. 
Particolare attenzione deve essere dedicata anche a una minaccia ancora più grande. A milioni di bambini e di giovani è negato il diritto allo studio e la possibilità di frequentare la scuola. Milioni di rifugiati sono costretti a vivere nei campi profughi, senza le dovute cure e attenzioni. La crescente frustrazione, la disoccupazione e la povertà potrebbero presto favorire lo sviluppo di un’atmosfera caratterizzata da sentimenti di vendetta ed estremismo. Per questo è oggi ancor più necessario prendersi cura di questi rifugiati, fornire risposte concrete ai loro bisogni e alle loro crescenti sofferenze. 
Ecco dunque, di seguito, una via pratica e concreta per uscire da questo circolo vizioso.
  1. Chiedere, passando attraverso le Nazioni Unite, politiche governative basate sull’aggiornamento della Costituzione e delle leggi. Questo dovrebbe permettere una migliore promozione della giustizia, dell’uguaglianza e della dignità di tutti, in quanto cittadini, senza discriminare un gruppo a vantaggio di un altro. È indispensabile che i nostri Paesi possano usufruire di governi civili, in cui viene garantita l’uguaglianza fra tutti i cittadini. Questi governi sono responsabili della protezione di tutti gli individui e devono preservare i diritti legittimi di tutti i loro cittadini.
     
  2. Incoraggiare i leader religiosi ad adottare un tono moderato nei discorsi, che rafforzi il senso di cittadinanza fra gli individui. Essi devono adottare una cultura dell’appartenenza ai loro Paesi e non solo alle loro confessioni religiose o tribù. Un elemento necessario è la riforma dei programmi educativi, che possano favorire i principi del rispetto fra cittadini e la promozione della tolleranza e della comunicazione. Questo porterebbe a una condanna netta delle divisioni, dell’odio e dello spirito di vendetta. E tutto questo servirebbe anche a proteggere le generazioni future dalle conseguenze dell’estremismo, della violenza e del terrorismo. Per raggiungere questo obiettivo, le gerarchie religiose devono presentare una adeguata esegesi dei testi religiosi, secondo il principio della “tolleranza zero” nell’estrapolare i testi religiosi dai loro contesti.
     
  3. Approvare una legge che punisca nazioni e singoli individui che sostengono gruppi terroristi a livello finanziario, intellettuale o con le armi; renderli perseguibili e considerare i loro gesti come crimini contro la pace sociale.
     
  4. Promuovere lo sviluppo delle organizzazioni per i diritti umani e della società civile. Queste organizzazioni dovrebbero essere sostenute di modo che essere non abbiano solo un ruolo consultivo, ma anche attivo e su due diversi piani: regionale e internazionale. 
Vi ringrazio e vi rivolto i miei migliori auguri per la vostra missione umanitaria. 
* Patriarca di Babilonia dei Caldei e presidente della Conferenza episcopale irakena.
 fonte Asia news

Aldo Grasso contro i talk di Floris e Giannini e la passerella per narcisi.

Aldo Grasso contro il chiacchiericcio dei talk televisivi.

Ho trovato interessante l'articolo di Aldo Grasso sui talk di Floris e Giannini che potete trovare QUI. Grasso, lancia un appello ai due conduttori, chiedendogli di fermarsi perchè i loro programmi sono diventati una passerella per narcisi, dove la parola ha perso di significato.

 Grasso dice: " fermatevi, fermatevi finchè siete in tempo, avete creato dei mostri, fermatevi per salvare la parola, che è l'unica cosa che conta nei vostri programmi! Ma deve essere una parola che lascia il segno che si fa opinione, chi non pesa le parole cade in miseria."

Ho iniziato a pensare  sull'uso della parola oltre che in tv, anche nei social media, perchè  abbiamo alle spalle decenni di talk  televisivi dove la parola è diventata     chiacchiera bulimica perchè è stata spogliata dalla  riflessione,dal cuore e dal sentimento diventando ideologica o politicamente corretta. Chiacchiere prive di cultura, che ripetono lo stesso messaggio omologato, chiacchiere di potere che si svolgono nel ring televisivo.

 Una bulimia narcisista che sfocia nell'anoressia del pensiero, per cui  destinate a  cadere in miseria. Abbiamo una  tv di stato,  condotta da amici del potere a cui viene dato un mandato politico, mentre quella commerciale ha il condizionamento editoriale della pubblicità e dei poteri economici e nessuna delle due hanno a cuore la parola come riflessione, ma solo la chiacchiera come audience e cosi alla  fine contano sempre e solo  i numeri e non le parole.

  Mi pongo una domanda se da  tutto questo cattivo uso della parola a cui assistiamo da decenni, sia  nata l'incapacità delle persone a relazionarsi e a dialogare nel web, dove assistiamo  a scontri e non a incontri,  ad offese e non ascolto dell'altro, le persone sembrano dei replicanti mascherati dei  narcisi che vedono in tv. 

Bisogna avere il coraggio di tornare a riflettere prima di parlare,  immedesimarci nell'altro,  educarci all'ascolto, all'accoglienza , costruire e non distruggere.   Il  coraggio del vero, del bello e del giusto, che ci rende  capaci di ritrovare quelle parole,che nascono da noi e  che ci aiutano ad  aprirci all'altro per  portarti un po più in là. Occorre amore a se, silenzio e riflessione, coltivare la propria anima, amare la propria cultura e questo non accade   facendoci  usare o  riempire la testa  da tante e inutili  chiacchiere.

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giovedì 19 marzo 2015

Tunisi e il sacrificio degli innocenti


Tunisi: l'uomo nero non uccide i potenti, l'uomo nero uccide la povera gente
Riflessione-Rodin

 Da piccolina ero terrorizzata dall'immagine dell'uomo nero che faceva del male ai bambini che si comportavano male.....
Oggi questa immagine ha dei volti e dei nomi e cosi accade che:

Vai in vacanza e ti uccidono, vai a far la spesa e ti uccidono, vai in aereo e ti uccidono, disegni una vignetta e ti uccidono! Ecc...

Qualcuno ha deciso di odiarci contro ogni ragione umana, contro ogni ordine naturale, contro ogni regola morale.L'uomo nero ha deciso di uccidere i nostri sogni, la nostra cultura, ha deciso che noi stessi dobbiamo morire!

L'uomo nero non uccide i potenti, l'uomo nero uccide la povera gente, quella che gira senza scorta e non può difendersi, l'uomo nero è un vile perchè non si misura con i forti, se la prende con i deboli.A Tunisi ha scelto il bersaglio più semplice, per sfamare la sua  sete di sangue, cercava agnelli da sacrificare, da mostrare al mondo come trofei.

L'uomo nero ha scelto gli agnelli e non  i leoni.

 L'uomo nero, sceglie deboli ragazzini a cui regalare qualche ora di onnipotenza mettendogli in mano un kalashnikov per sparare all'impazzata sulla povera gente ed ha anche la pretesa di  chiedergli di  sacrificare la loro stessa vita, in cambio di un falso paradiso.

Il presidente della Repubblica italiana di fronte al sacrificio dei suoi agnelli  ha detto :" non ci faremo intimidire " e intanto mi chiedo chi  consolerà le lacrime di quei figli che non vedranno tornare a casa i loro padri e le loro madri ? Chi è il responsabile che ha permesso una visita al museo a Tunisi, mentre veniva approvata una legge contro il terrorismo nel vicino parlamento come ha detto un parente di una vittima?

Dal 2001, nulla è cambiato,anzi è peggiorato, l'uomo nero continua a minacciare, uccidere, distruggere,oggi ha provato a   limitare la nostra  libertà persino di una vacanza mentre  l'occidente continua ....a rassicurarci!  Quante analisi, quante parole sentiamo che sanno di strane certezze, mentre l'uomo nero ha chiaro cosa fare e come farlo con  la sua  spada. L'uomo nero non discute  ammazza!
E
ha deciso che gli 
 agnelli devono  essere sacrificati!

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mercoledì 18 marzo 2015

Tunisia almeno 10 morti nell'attacco al museo del Bardo da parte dell'integralismo islamico

Tunisia, uomini armati attaccano il  museo del Bardo


Ostaggi nel museo nazionale del Bardo (fonte web)
Tre uomini armati, hanno attaccato il Museo Nazionale del Bardo a Tunisi, le ultime notizie informano di almeno 18 morti  e 21  sono  rimasti feriti.
 Dieci sono gli ostaggi che in questo momento rimangono mano ai terroristi. Fortunatamente almeno  100 italiani sono riusciti a mettersi  in salvo secondo le informazioni date dalla Farnesina e nel luogo dell'attacco erano arrivati  3 bus di turisti italiani che  si trovavano a Tunisi in visita.

Inizialmente, il luogo dell'attacco doveva essere il parlamento tunisino, non essendoci riusciti il commando ha ripiegato verso il museo del Pardo.

 Questo è un attacco al cammino democratico che il governo tunisino ha intrapreso dopo il rovesciamento del suo presidente autoritario nel 2011 con la primavera araba. Si pensa che sia una vendetta verso il  nuovo governo che nella    lotta contro il  terrorismo  ha   sequestrato numerose armi che si trovavano nascoste  nel sud della Tunisia, che appartenevano ai gruppi terroristi .

Ricordo che,
numerose sono le reclute tunisine che si sono unite all'Is per combattere in Siria e in Iraq, attualmente il pericolo per la Tunisia arriva dalla Libia e secondo il mio parere c'è un tentativo di voler controllare l'area araba del Mediterraneo da parte del terrorismo. Serve unità da parte dei paesi del Mediterraneo nella lotta contro il terrorismo.




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lunedì 16 marzo 2015

Il viva la famiglia tradizionale di Dolce & Gabbana scatena l'ira di Elton John e Ricki Martin, tutti contro..

Cosa hanno detto di male Dolce e Gabbana per scatenare il mondo gay contro di loro? Semplicemente una verità naturale che appartiene a noi tutti ed è questa:" tu nasci e hai un padre e una madre.O almeno dovrebbe essere cosi, per questo non mi convincono quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri  in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre.


Da sempre i bambini nascono da un padre e una madre, oggi qualcuno vuole sostituire questo fatto naturale con i bambini della chimica, i bambini sintetici, oppure fatti nascere da uteri di  donne povere per poi strapparglieli appena nati e su questo  non permette contraddittorio?

La reazione di Elton John e marito non si è fatta attendere, hanno raccolto tutti i vestiti di Dolce e Gabbana per poterli bruciare.

La tennista Martina Navratilova e compagna hanno giurato che non indosseranno mai più abiti Dolce e Gabbana.
 Ricki Martin ha sentenziato:" Le vostre voci sono troppo potenti per spargere cosi tanto odio. Sveglia, siamo nel 2015, amate voi stessi ragazzi". 

Mi chiedo come si possa affermare che se  uno  difende la famiglia naturale non ama se stesso ...?

L'amore è dono di se all'altro e non la ricerca di una soddisfazione che porta fino al limite  di affittare un utero di una donna per poter soddisfare il proprio bisogno di paternità come ha fatto Ricki Martin per esempio.

Che, questi  ricchi signori alla faccia delle crisi economica si possono anche permettere di bruciare i loro vestiti di Dolce e Gabbana, passi. Ma,  minacciare economicamente  per sollecitare a mettere  in atto un  boicottaggio economico ai due stilisti solo perchè hanno  una opinione diversa dalla loro, mi fa venire in mente  metodi non democratici con  una forma di discriminazione che vedo appartenere   anche in chi si pone come vittima .

Per cui,

guai a chi offende un gay! ma se poi a farlo è uno di loro la cosa diventa un diritto.


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lunedì 2 marzo 2015

Il Pd ha i suoi troll che disinformano in rete ecco la prova. ( video)

Il video dei giovani spartani del PD che viaggiano in rete.

 I troll sono quei personaggi che si infilano nelle discussioni per offendere e difendere la propria causa con tutti i metodi possibili. Sono riconoscibili perchè non hanno una gran cultura,  Usano un linguaggio simile, ripetono le stesse cose,  usano di una comunicazione diretta a mò di slogan perchè   il fine è sempre quello di guastare e  rovinare  le conversazioni.  Oggi ho scoperto che anche il PD ha la sua squadra e nel video raccontano  di essere in   1000 in tutta Italia.

Si definiscono spartani, ma sono coloro che entrano nei social come provocatori , La loro  presenza è costante, ti importunano  e lo fanno muovendosi   in gruppo per condizionare 
  il confronto in rete. Sono soggetti antidemocratici,  perchè fanno di tutto per impedirti di scrivere il tuo pensiero e non amano la libertà di opinione. La cura è sempre la stessa, ai troll non bisogna dar da mangiare, appena lo incontri  meglio non rispondere . In genere se ti prendono di mira, all'inizio fanno di tutto per esserti amico,  di conquistare la tua fiducia, mirano a scoprire   delle confidenze  per poi usarale  contro di te pubblicamente.  Usano dei  profili falsi (fake) e sono sempre  dei bugiardi incalliti.Ho incontrato fra questi personaggi   chi raccontava  di essere un cantante famoso, un professore o  medico  uno  psichiatra o soggetti bisognosi di aiuto ecc... il fine era quello di  conquistare la mia stima per  ottenere delle conversazioni private. Se potete ripagateli con la stessa moneta, perchè il troll teme di essere scoperto, di mostrare le sue debolezze non può e non deve essere attaccabile è una delle poche cose che lo fa scappare.Tenete conto che  è  gente che si guadagna la vita in questo modo, per cui nel tempo diventano dei paranoici malati del web. Matteo Renzi dopo che la sua pagina di FB è sempre  piena di insulti deve aver sentito il bisogno di crearsi una armata che lo difendesse e visto che non l'ha trovata in modo naturale, ha pensato bene di crearsela? In politica sembra che tutto valga, basta raggiungere l'obbiettivo.

A proposito non è solo il PD, lo fanno anche tanti altri partiti politici, associazioni, aziende ecc...in alcuni social li vedo postare dalle 6 del mattino fino alle 2 di notte, ovviamente usano nick condivisi,il problema è che  se ti prendono di mira, diventano dei veri stalking cioè dei molestatori disposti a tutto per farti andar via dai social, perchè gli dai fastidio e lo fanno perchè ti temono. Per cui state attenti di chi diventate amico, evitate falsi profili o soggetti sconosciuti che si avvicinano cercando in tutti i modi di esservi amico. In rete non bastano due occhi per difendersi dai troll.

Pubblicato da libera-diritti riservati
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