lunedì 2 dicembre 2013

La morte dei lavoratori cinesi e la sconfitta dello stato italiano, che ha permesso la schiavitù!


A Prato Un fabbrica gestita da cinesi è bruciata e 7 lavoratori sono morti nel rogo.Il procuratore della repubblica Piero Tony ha detto: che la maggior parte delle aziende sono organizzate cosi è il far west,
  "I controlli sulla sicurezza e su ciò che è collegabile al lavoro, nonostante l'impegno dei tutte le amministrazioni e delle forze dell'ordine, sono insufficienti. Siamo sottodimensionati: noi come struttura burocratica, ha spiegato il procuratore, siamo tarati su una città che non esiste più, una città di 30 anni fa".
I lavoratori cinesi, sono stati avviluppati dalle fiamme nel sonno, mentre dormivano in loculi in cartone e cartogesso, nel laboratorio dove si preparavano confezioni di abiti.Non son riusciti a fuggire dalle finestre perchè c'erano le sbarre. In quel posto, lavoravano, mangiavano e dormivano.
Faccio fatica a capire come mai una azienda italiana venga sottoposta a 80 controlli ogni anno e poi da decenni lo stato italiano permetta questo schiavismo ? 
    Le nostre aziende hanno adempimenti di ogni tipo per garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro e la        regolarità fiscale, retributiva e contributiva, mentre queste aziende sono lasciate navigare in un mare di illegalità. Chi doveva vigilare e perchè non lo ha fatto?
   Letta andrà a piangere i morti cinesi di Prato? Invece delle navi manderà la polizia a pattugliare le aziende?
   Oppure continueranno a lasciare che la mafia cinese continui a schiavizzare le persone, facendole dormire      nei tuguri e a lavorare per 16 ore al giorno?
 I dati del solo 24 ore parlano di 20 mila lavoratori in nero, ed economia illegale per 1 miliardo di euro.

In quella fabbrica non sono solo morti dei lavoratori cinesi, è anche una sconfitta per lo stato italiano. 



Si piange per gli immigrati morti in mare e intanto si permette che degli immigrati vengano schiavizzati e mi chiedo anche,

Il sindacato dove era?




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