La preside ha riportato le parole del genitore ateo che ha detto :" Abbiamo dovuto difenderci da questa ennesima clericalata"
Mi chiedo per un ateo laicista una benedizione è una clericalata? Come facciamo noi cattolici a difenderci da questa ignoranza?
La benedizione è prima di tutto un atto di predilezioni di Dio invocato con gesti sacri, è un impegno di amore che Dio prende con l'uomo, il contenuto della presenza del Signore risorto presso la comunità.
Devono difendersi da un atto di amore?

Anche se una sentenza del Consiglio di stato del 2010 ha stabilito che la visita pastorale non può essere definita attività di culto, ne diretta alla cura delle anime ma assume piuttosto il valore di testimonianza culturale.
Siamo in un paese dove sono i giudici a decidere cosa va bene e non va bene e se il giudice è credente a questo punto emetterà una sentenza e se non lo è dirà altro.
Siamo in un paese dove basta un genitore ateo laicista che la pensa come un talebano a decidere per tutti, perchè sarebbe bastato usare il buon senso e tenere lo studente lontano dalla benedizione, lasciando agli atri la libertà di riceverla.
Ateismo vuol dire credere in nulla e dal nulla non ci si difende, per questo penso che è proprio questo tipo di ateismo religioso, che ci fa capire che Dio esiste e fa paura a chi ne fa una battaglia, gli da tempo ed energie per combatterlo.
Una cosa mi piacerebbe capire, come ci difendiamo noi, da questi atei religiosi che sono contrari al bene e all'amore universale?
Io sono laica cristiana, la laicità non vuol dire non cristiano e vorrei vivere in un paese democratico, dove ci sia libertà di pensiero e di religione.
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