
Sono partiti da Abdali, dove c'è la moschea Re Abdullah che si trova accanto alla chiesa copta ortodossa e hanno camminato insieme verso Jabal Luweibdeh, dove si è sentito il richiamo islamico alla preghiera, mentre suonavano le campane della chiesa, per affermare l'unità religiosa dei giordani. I manifestanti hanno esposto striscioni dove c'era scritto: " Musulmani e cristiani sono insieme"
La manifestazione si è svolta dopo l'invito dei vescovi tedeschi ai leader musulmani di tutto il mondo di esplicitare la loro opposizione allo stato islamico con il suo esercito terrorista, dopo che ha assunto il comando della provincia di Raqqa a nord-est della Siria che è diventato la capitale dell'autoproclamato Is califfato. L'Is ha imposto il suo dominio attraverso l'orrore e una brutalità inimmaginabile.
Il giorno dopo il movimento dei focolari cristiani giordani ha fatto questa dichiarazione:
"Il male non potrà mai avere l'ultima parola"

Mettendo in evidenza il contributo allo sviluppo e alla pace che il dialogo porta, cristiani e musulmani dei Focolari in Giordania affermano il proprio impegno “a lavorare fianco a fianco per costruire una società pacifica e armoniosa, nella difesa della dignità di ogni essere umano – a prescindere della convinzione religiosa, dall’etnia, dalle tradizioni – e continuare con più sollecitudine la realizzazione di azioni concrete per promuovere insieme la pace, la fratellanza e la salvaguardia della natura”.
“Possiamo suscitare il bene e sostenerlo e allargarlo dove è già presente”, fiduciosi che “il male non potrà mai avere l’ultima parola; la fede in Dio ce lo garantisce, così come il saldo rapporto tra noi”.
Victoria Gómez
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