martedì 4 febbraio 2014

M5S eversivi? Ieri compagni oggi cittadini è sempre comunismo

Appaiono tutti scandalizzati e smemorati li chiamano "eversivi" istigano alla violenza e sono sessisti, queste parole le ha dette da Fazio la presidente della Camera Boldrini, che appartiene ad un gruppo politico di sinistra, sinistra.  Come mai non si domanda come si è giunti a questa deriva?  Eppure i cittadini  si dicono "oppositori" mentre  Padellaro ha chiamato certi comportamenti "la fogna del web" Li  ricordo  tutti compatti a difendere Sabina Guzzanti, quando offese la Carfagna e Papa Benedetto,per fortuna, ci ha pensato la giustizia a condannare  la "comica"  ad un risarcimento di 40 mila euro alla Carfagna!

Le  colpe più gravi di questi cattivi profeti di sinistra vengono da lontano e una delle prime donne a cui è stato tolto il marito e padre dei suoi figli è proprio la signora Calabresi, vittima di una violenza inaudita che ha spinto dei giovani scellerati ad ammazzare suo marito.

L'Italia ha avuto una classe intellettuale che ha seminato il male, intellettuali, giornalisti e politici che da giornali come l'espresso o l'unità hanno tuonato senza pensare solo per odio ideologico, fregandosene di quei ragazzi deboli che li hanno seguiti oltre alle parole, ma  con dei fatti che la nostra storia non può e non deve dimenticare. L'onorevole Boldrini parla di "eversione" pur appartenendo ad una cultura ideologica che
Prima che accadesse il rogo di Primavalle, dove una notte  morirono bruciati due fratelli nel rogo della loro casa  dalla sinistra estrema nel 1973, prima di questo fatto ci fu una lettera della classe intellettuale italiana che  fu inviata al Procuratore della Repubblica di Torino nel 1971 il quale aveva denunciato direttori e militanti di lotta continua, per istigazione a delinquere:
. Nella lettera aperta scrivevano: «Testimoniamo pertanto che, quando i cittadini da lei imputati affermano che in questa società "l'esercito è strumento del capitalismo, mezzo di repressione della lotta di classe", noi lo affermiamo con loro. Quando essi dicono "se è vero che i padroni sono dei ladri, è giusto andare a riprendere quello che hanno rubato", lo diciamo con loro. Quando essi gridano "lotta di classe, amiamo le masse", lo gridiamo con loro». Ma ecco il passaggio finale di quella lettera: «Quando essi si impegnano a "combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato fino alla liberazione dai padroni e dallo sfruttamento", ci impegniamo con loro».

Ecco chi firmò quella lettera:

  si impegnavano a «combattere con le armi in pugno»? 

Umberto Eco, Tinto Brass, Cesare Zavattini, Carlo Gregoretti, Enzo Paci, Giulio A. Maccacaro, Giulio Carlo Argan,. Salvatore Saperi, Pasquale Squitieri, Natalia Ginzburg, Tullio De Mauro, Paolo Portoghesi, Lucio Colletti, Paolo Mieli, Sergio Saviane, Serena Rossetti, Nelo Risi, Giovanni Roboni.   Gerardo D'Ambrosio. i filosofi Norberto Bobbio, Lucio Colletti e Lucio Villari; i registi cinematografici Federico Fellini, Mario Soldati, Cesare Zavattini, Luigi Comencini, Liliana Cavani, Giuliano Montaldo, Bernardo Bertolucci, Carlo Lizzani, Paolo e Vittorio Taviani, Gillo Pontecorvo, Marco Bellocchio, Salvatore Saperi, Ugo Gregoretti, Nanni Loy; i poeti Pier Paolo Pasolini, Giovanni Raboni e Giovanni Giudici; i pittori Renato Guttuso, Andrea Cascella, Ernesto Treccani; gli editori Vito Laterza, Giulio Einaudi, Inge Feltrinelli; i critici Giulio Carlo Argan, Gillo Dorfles, Morando Morandini, Fernanda Pivano; la scienziata Margherita Hack; gli architetti Gae Aulenti, Gio Pomodoro, Paolo Portoghesi; gli scrittori Alberto Moravia, Umberto Eco, Domenico Porzio, Dacia Maraini, Enzo Siciliano, Alberto Bevilacqua, Franco Fortini, Natalino Sapegno, Primo Levi, Lalla Romano; i politici Umberto Terracini, Massimo Teodori, Giorgio Amendola, Giancarlo Paietta; i sindacalisti Giorgio Benvenuto e Pierre Carniti; i giornalisti Eugenio Scalfari, Giorgio Bocca, Furio Colombo, Giuseppe Turani, Carlo Rossella, Camilla Cederna, Tiziano Terzani.

Poi da uomo onesto di sinistra Pansa ha scritto:
 «A sinistra dinanzi a quei primi colpi di pistola molti non vollero vedere né sentire. Alzava la testa un nemico nuovo, eppure non si avvertì il pericolo e non si riconobbe da che parte veniva. Soltanto alcuni ebbero l'onestà di ammettere subito che il terrorismo delle Brigate rosse e dei gruppi affini nasceva in casa, tra le file delle sinistre, e andava messo nel conto del Sessantotto, tra i frutti marci di quella straordinaria stagione di grandi slanci, di enormi sciocchezze e di terribili errori».E cosi la stampa borghese come il messaggero imputò il rogo di Primavalle ad una faida fra fascisti, perchè la sinistra ha sempre negato le sue responsabilità e non parlo solo della politica, ma di quella intellettuale di quei cattivi maestri che non hanno il coraggio di guardare i loro errori.

Navigo nel web da alcuni anni, leggo tanta gente che afferma di essere "comunista" oggi hanno una certa età e appartengono a quella generazione,degli anni 70, son diventati dei  pensionati che  vivono nel web, lo vivono in modo aggressivo,  offendono in particolare le donne, li vedo mentre  cercano un   riscatto per quella giovinezza che  li ha portati a non credere a nulla e che  gli ha lasciato odio, ideologia e tanta delusione, li reputo  dei  cattivi maestri   verso i  più giovani e guarda caso non votano più per i  comunisti ma   per Grillo.

I tempi son cambiati si usa il web, le piazze son virtuali, i  grillini che vediamo sono deputati,  hanno accettato di far parte delle istituzioni, di prendersi lo stipendio  di indossare  la cravatta,non si chiamano più compagni, ma cittadini, hanno assunto il peggio della laicità della rivoluzione francese ,perché non son disposti a morire per l'ideale di nessuno, ma pretendono che tutto muoia per far posto a loro, comunque sia è roba comunista,   hanno gli stessi valori non negoziabili. 

 Quella eversione  è costata sangue e tanto dolore, allora come oggi si vuol far fuori lo stato democratico fino alla liberazione. La vostra storia vi sta scoppiando addosso, ci sta schizzando da tutte le parti e io non ce la faccio a leggere la vostra ipocrisia, non ce la faccio a sentire il vostro perbenismo, vorrei che impariate a fare i conti con quello che siete e con i vostri valori non negoziabili che vi hanno condotto alla barbarie. Quanto male avete fatto e fate a questo paese! Vorrei andare oltre!




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