sabato 30 novembre 2013

Anche in Georgia stop ai simboli del comunismo e nasce la carta della libertà.

La Georgia ha vietato per legge la svastica con la falce dalla bandiera, dimostrando di avere fretta di sbarazzarsi dei fantasmi del passato dell'ideologia totalitaria. I parlamentari georgiani hanno realizzato " una carta della libertà" pareggiando i fascisti ( cosi chiamano i nazisti) e i comunisti , modificando il codice di amministrazione con il quale  vietano ogni simbolo sia  fascista  e comunista e chi si rifiuterà di smantellare i monumenti, statue, delle ideologie totalitarie, sarà punito con una multa di 600 dollari.

I promotori degli emendamenti proposti hanno spiegato che:  " i simboli del comunismo totalitario caratterizzano la violazione dei diritti umani, le varie forme di terrore fisico, uccisioni, terrore fisico di massa, la morte nei campi di concentramento, la fame,la deportazione, torture e lavoro forzato, persecuzioni delle minoranze etniche e religiose, restrizione della libertà di coscienza, di opinione e di espressione e altri."


La stessa decisione è stata presa in Polonia nel 2009, dove c'è il carcere fino a 2 anni per chi porterà in gloria il comunismo, attraverso qualsiasi simbolo.

Lo storico polacco  Wojciech Roszkowski disse: “Il comunismo (per più di 40anni al governo, ndr) è stato terribile, un sistema totalitario, basato sulle bugie, con una propria polizia segreta, che ha fatto milioni di vittime", e, aggiunge, “fu simile al Nazionalsocialismo, e non c’è assolutamente alcuna ragione di trattare questi due sistemi, con i loro simboli, in maniera differente”.

Ormai è ufficiale, il  nazismo e il comunismo sono stati storicamente uguali.




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