venerdì 14 novembre 2014

Quelle favole gender a scuola che scavalcano il diritto dei genitori di educare i loro figli.

L'educazione sessuale a scuola e il diritto educativo dei genitori, sancito dalla costituzione.

Mi ha colpito la chiarezza e l'intelligenza di questa lettera sul quotidiano Il Tempo.it  che ho preso qui

Gentile direttore, ho letto gli articoli delle vostre giornaliste Fiorino e Poggi sulle letture di fiabe improntate all’ideologia gender fatte in un asilo nido di Roma. Lo dico senza mezzi termini, non è possibile che in certe scuole venga continuamente bypassato il ruolo educativo dei genitori. E non è possibile che i Comuni, cui spetta la gestione degli asili, utilizzino le scuole per le loro battaglie ideologiche. La lotta a ogni forma di discriminazione è giusta e da promuovere, ma non deve essere usata per proporre una visione ideologica della realtà. Ogni tipo di materiale e di progetto educativo su temi sensibili che entra nelle scuole, deve essere assolutamente deciso dai docenti insieme alle famiglie. La nostra Costituzione è chiara e stabilisce che i primi responsabili dell’educazione dei figli sono i genitori, basterebbe leggerla e non interpretarla. È inaccettabile che le scuole non li coinvolgano su argomenti così delicati. Ricordo a tutti il comma 1 dell'articolo 30: «È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli...». Il patto educativo è sempre un patto a due tra scuola, insegnanti e famiglia, genitori.

Lo stato non deve e non può sostituirsi ai genitori, questa è una ingerenza a cui assistiamo  nelle dittature. Hanno chiesto e ottenuto che l'ora di religione diventasse facoltativa,per cui mi chiedo come mai invece venga imposta l'ideologia gender?   La carta parla molto chiaramente, cioè che i genitori hanno dovere e diritti di istruire i figli e partire anche dai propri principi e che la responsabilità ultima educativa rimane a loro, mentre in Germania abbiamo assistito all'arresto di un padre che si è rifiutato all'obbligo di mandare sua figlia a scuola, perchè la figlia non voleva   assistere alle lezioni di educazione sessuale, perchè la mettevano a disagio. La notizia la trovate qui Spero, che  in Italia di non assistere mai a questo estremo, cioè di vedere costretto un genitore a ritirare la figlia da scuola per il suo benessere psicologico e finire in galera per questo.Mentre in Italia  assistiamo a scelte educative all'asilo, come il racconto di letture di favole gay che hanno una precisa linea ideologica che  non tiene conto dell'opinione dei genitori e fatta  senza il loro consenso a questo punto  mi chiedo cosa accadrebbe se qualcuno imponesse ai loro figli qualsiasi forma di lettura o educazione di tipo religioso ? Lo abbiamo già visto con la proibizione dei presepi per esempio..o del crocefisso.
Pubblicato da libera-diritti riservati.

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