In questa foto, che è stata fatta girare per mobilitare le persone a favore dell'adozione dei figli , ha commosso il web dicono i media . Mi chiedo se qualcuno non prova pena per questa povera donna a cui viene strappato il suo bambino subito dopo il parto?
Altri tempi quelli quando le donne urlavano: "l'utero è mio e lo gestisco io" per affermare una autodeterminazione. Oggi le donne son diventare delle incubatrici al servizio di uomini che per scelte sessuali non possono concepire dei bambini . Non possono farlo perchè la natura non concede a due uomini di poter procreare dei bambini.Per cui assistiamo alla mercificazione della maternità che rende oggetto un bambino di compravendita e se ti opponi a questa mercificazione, ti chiamano bigotta e incivile.Oggi non è più possibile dire quello che è sempre stato naturale per tutti , quello che ha sempre sostenuto il buonsenso, la scienza, le religioni ecc.. cioè che un bambino ha bisogno di un padre e una madre per poter crescere, uomo e donna sono profondamente diversi non solo fisicamente, ma anche moralmente, psicologicamente ecc.. un figlio è costituito da questi due rapporti e se non si integrano queste diversità non si cresce sani. Ho seguito un bambino cresciuto con due donne, il quale appena ha raggiunto l'adolescenza ha chiesto di andare a vivere con il padre, questo ragazzo ha sofferto moltissimo in questa famiglia gay.. Per cui i gay non danno nessuno garanzia di amore perfetto come si vuol far credere.E non penso di essere all'antica e bigotta se non la penso come la mentalità comune o il politicamente corretto, che non ammette un pensiero diverso dal suo alla faccia del diritto di opinione!
Pubblicato da libera-diritti rservati.
Ma dico... stiamo scherzando? Questa è perversione malvagia verso delle anime innocenti che dovrebbero avere una mamma e un papà, non dei "mostri"! Possono accusarmi come vogliono di "omofobia", ma quando è troppo è troppo... e la misura è colma.... Basta!!
RispondiEliminaComprendo il tuo sdegno, caro Jennaro e non capisco questo modo di usare del corpo delle donne e violare in questo modo la maternità.
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