Il 9 novembre 1989, alle 22,30 di sera, i primi cittadini di Berlino est poterono attraversare il muro e andare ad ovest da uomini liberi.Il muro non c'è più, anche se questo non cancella e non fa dimenticare le storie atroci.
Come quella di Hans:
Come quella di Hans:
“Ho sempre pensato che anche i russi, come gli Alleati, fossero dei liberatori. Invece mi ero sbagliato. Solo più tardi ho saputo delle atrocità commesse dai soldati dell’Armata Rossa quando entrarono a Berlino: civili uccisi, donne stuprate, bambini col cranio schiacciato dal calcio dei fucili. Me lo raccontò mia zia mentre stava morendo. Quelle parole, e tutto ciò che avevo intorno qualche giorno dopo il funerale, mi convinsero a scappare”.
Era il 1961. Si alzava il Muro. “Sino al 1952 potevamo circolare liberamente di qui e di là. Poi, con la guerra fredda, ci hanno chiusi dentro. Come animali. Prima stavo spesso nella Berlino occidentale: vendevo un po’ di tutto, soprattutto agli americani. Erano gentili con me, un sergente in particolare: oltre a i soldi mi dava sempre la cioccolata. La sera passavo il confine con qualcosa da mangiare. Negli ultimi anni, la zia si era ammalata e la signora Krunz, la nostra vicina, ci aiutava come poteva cucinando per noi un piatto di minestra”.
La libertà comporta molte difficoltà, disse John Kennedy a Berlino il 23 giugno 1963.
Nel 900 abbiamo assistito alle peggiori dittature, queste ombre purtroppo si abbattono ancora nel clima sociale dell'Europa, sono dittature più sottili ma la tendenza è sempre quella di imporre al popolo una idea e di contenerlo . Credo che la democrazia finchè avrà delle persone disposte a lottare per lei, non riuscirà mai a vincere, ma solo a mietere vittime e a lasciare cicatrici.
LA LIBERTA'
la libertà non verrà oggi, quest'anno
o mai
tramite il compromesso o la paura
io ho gli stessi diritti
di chiunque altro
di camminare con le mie gambe
di possedere la terra
sono stufo di sentirmi ripetere
lascia correre
domani è un altro giorno
non mi serve la libertà da morto.
Non posso vivere del pane di domani.
la libertà
è un seme robusto
seminato
nella grande necessità
Io pure vivo qui
e voglio la libertà
esattamente come te
o mai
tramite il compromesso o la paura
io ho gli stessi diritti
di chiunque altro
di camminare con le mie gambe
di possedere la terra
sono stufo di sentirmi ripetere
lascia correre
domani è un altro giorno
non mi serve la libertà da morto.
Non posso vivere del pane di domani.
la libertà
è un seme robusto
seminato
nella grande necessità
Io pure vivo qui
e voglio la libertà
esattamente come te
Langston Hughes
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