Genova,infangata, esondata, Genova che si ritrova ancora a piangere e tutto questo lo dobbiamo grazie alla burocrazia italiana al TAR che ha bloccato i 36 milioni di euro stanziati dal governo Berlusconi nel 2010 che potevano evitare tutto questo,invece se li tengono chiusi in un cassetto. Quei soldi servivano per mettere in sicurezza il fiume Bisanzio, un accordo preso con la regione ligure dal ministro Prestigiacomo, per rifare il tratto del Bisagno di 9 km circa. Una volta tanto i soldi ci sono, ma non vengono usati perchè la storia di ricorsi al Tar per l'assegnazione dell'appalto è infinita, come tutte le cose in questo paese. Oggi abbiamo una nuova alluvione, nuovi danni, persone senza casa e un morto. Chi pagherà per tutto questo? Chi non ha permesso che il torrente potesse scorrere in totale sicurezza? Possibile che il male di questo paese sia sempre la burocrazia che non si preoccupa di salvare vite?Che gli interessi di questo o quello prevalgano sempre? Addolora vedere ancora una volta i genovesi piegati a spazzare il fango in silenzio,o pezzi di montagne che finiscono nelle case, macchine accatastate, persone che piangono. Lo dico con profonda amarezza questa Italia non mi piace, non possiamo arrenderci, Genova riprenditi e fai sentire la tua voce...
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