Mi dispiace tantissimo aver letto come è stato trattato in questo paese un grande talento come il maestro Riccardo Muti .Non è possibile che dopo essere stato nominato direttore a vita al teatro dell'Opera di Roma, abbia dovuto lasciare con una motivazione gravissima cioè " è impossibile lavorare". Questa Italia protetta dal sindacato dove non puoi licenziare nessuno, costringe ad andar via un grande talento come Muti, ha qualcosa che non va.
Questi musicisti se ne fregano della crisi della lirica, dei debiti e di quella economica, perchè tanto sanno di essere garantiti e che a fine mese lo stipendio arriva e sopratutto non gli importa nulla della musica, di aver la possibilità di lavorare con un grande maestro.Scioperi selvaggi, ricatti e poi questa estate a Caracalla alla prima della Bohème con la presenza di turisti stranieri, l'orchestra non si è presentata, un simile comportamento avrebbe meritato il licenziamento in tronco dell'orchestra, visto che erano stati venduti anche i biglietti.Questa orchestra fannullona,avrebbero dovuto essere sostituita con giovani diplomati, con persone appassionate della musica.Ma non si può, perchè l'art 28 dello statuto li tutela e i giudici avrebbero condannato il teatro per condotta antisindacale, dimostrando ancora una volta al mondo che in Italia anche chi non merita non può essere licenziato.
Questi musicisti se ne fregano della crisi della lirica, dei debiti e di quella economica, perchè tanto sanno di essere garantiti e che a fine mese lo stipendio arriva e sopratutto non gli importa nulla della musica, di aver la possibilità di lavorare con un grande maestro.Scioperi selvaggi, ricatti e poi questa estate a Caracalla alla prima della Bohème con la presenza di turisti stranieri, l'orchestra non si è presentata, un simile comportamento avrebbe meritato il licenziamento in tronco dell'orchestra, visto che erano stati venduti anche i biglietti.Questa orchestra fannullona,avrebbero dovuto essere sostituita con giovani diplomati, con persone appassionate della musica.Ma non si può, perchè l'art 28 dello statuto li tutela e i giudici avrebbero condannato il teatro per condotta antisindacale, dimostrando ancora una volta al mondo che in Italia anche chi non merita non può essere licenziato.
E cosi a questo paese è stata inflitta l'ennesima figuraccia mondiale e mi auguro faccia riflettere il ministro Franceschini e il sindaco Marino e che ci sia
qualcuno che riesca risollevare dal coma le fondazioni liriche e la cultura musicale che sta trascinando anche altri teatri, nel disinteresse degli enti locali.
qualcuno che riesca risollevare dal coma le fondazioni liriche e la cultura musicale che sta trascinando anche altri teatri, nel disinteresse degli enti locali.
Pubblicato da Libera-diritti riservati
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